Scritto da © ferdinandocelinio - Gio, 04/04/2019 - 00:50
Per vinantal
Mi è stato recentemente rimproverato di stare troppo chiuso nel mio guscio, quasi di non puntaresul mio talento e sulle mie possibilità. Sono stato dunque invitato a visitare, a immergermi, nel mondo sociale, puntando a diffondere il mio lavoro agli studenti, a cercare lavoro in un giornale, a guardare con amore alle cose, a diffondere le mie idee, i miei ideali.
La realtà è che io non ho ideali. E che se dovessi diffondere le mie idee sul mondo a un pubblico più ampio, probabilmente verrei preso a sprangata sulla pubblica piazza. A parte che, chi la detto che io abbia poi tutto questo talento? La Poesia certo è qualcosa di potentissimo. Ma se dovessi illustravi una ad una le mie ambizioni riguardo a questa arte, probabilmente restereste delusi. Io credo che il vero Poeta sia colui il quale nega i suoi versi al mondo. Il mondo non è pronto al miracolo della parola. Poche sono le anime capaci di suggere in maniera totale lo sforzo creativo votato anche alla scelta di un solo avverbio. Io non sto al gioco. Io rinuncio. Se ho pubblicato un libro e se oggi sto scrivendo un romanzo è solo per il mio egocentrismo. Ma sappi, che in fondo non ci credo.
*
Scendi
dalla tua ignoranza,
tu che vivi ostinatamente.
Impara che un luogo
può essere valore…
la mattina in cui
in prima elementare
incontrai Federica
e come cominciando
di nuovo la vita,
altrove,
conobbi l’amore.
*
Non tentare di capire l’inverno.
L’inverno non si può capire,
eppure quando arriva
puoi comprenderti.
Comprendere.
Puoi salvarti, in qualche modo,
solo se ti scotti con le sue raffiche
e se sorridi, vivacemente,
delle tue terribili piaghe.
Io sono un vizioso che ama Gennaio,
sono un pigro vacanziero
che frequenta gayser e centri termali.
Tu non dire io non t’abbia avvisato.
Puoi riscaldarti, ma quando le rose muoiono,
è lì il senso.
*
Forse nelle cose c’è un cancro
che le rende sterili e immense ai nostri occhi.
Se io fuggo infatti,
è perché non voglio capire,
perché stare in ascolto
può ucciderti, fino alla meraviglia.
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