Scritto da © Alexis - Mer, 21/07/2010 - 07:09
Questo componimento nasce da questa notizia: Divano nel Tevere.
Sui flutti navigava solitario il mio divano,
un po' divelto, forse sfatto, ma pur sempre ben acconcio.
Era lì che se ne stava, fra le alghe e qualche rana
e nel tempo dileguava la sua forma all'orizzonte.
Feci in tempo a salutarlo, fargli un cenno con la mano
e lui indietro non si volse, fier com'era di andar lontano.
E navigava il mio divano, così bello e spensierato
finché un giorno non ammisi di aver soltanto un po' sognato.
un po' divelto, forse sfatto, ma pur sempre ben acconcio.
Era lì che se ne stava, fra le alghe e qualche rana
e nel tempo dileguava la sua forma all'orizzonte.
Feci in tempo a salutarlo, fargli un cenno con la mano
e lui indietro non si volse, fier com'era di andar lontano.
E navigava il mio divano, così bello e spensierato
finché un giorno non ammisi di aver soltanto un po' sognato.
Alexis
20.07.2010
Prendetela per ciò che è: un gioco d'ironia con una melodia bislacca!
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