Scritto da © ferdinandocelinio - Dom, 24/03/2019 - 01:43
Dove ci troveremo quando
le vili forche del domani,
la stinta virtù del forse
griderà ai questi pigri cuori
di Gerusalemme, avete rinunciato,
non è più tempo di sentirsi giovani?
Che se solo tu, che mi leggi
e fai di no con la testa
avessi lo stesso fardello
dei miei trent’anni, forse, tu potresti
come me adesso sentirti poeta.
Ma non è dei poeti il segreto.
Il segreto è dell’aria condizionata
di un tram, o dei centri commerciali
la notte che sentono la stessa solitudine
che senti tu, leggendo queste mie parole.
Sai, quando scrivo penso sempre a colpire,
mi dimentico per qualche tempo di come sto;
eppure nella logica di questo battere
nella tastiera c’è la pietra di tutto
il mio dolore, e del tuo, se ti guardi
e ti sai capire.
Perciò leggimi
e per un po’ prova a sentire.
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