Scritto da © ferry - Ven, 18/01/2019 - 09:18
... e sotto un cielo
di opache stelle
ho l'anima liscia
come soglia
di marmo consumata
mentre incessante scorre
Il fiume lento della vita
e come satrapo infelice
di un regno ormai perduto
sgrano rossi melograni
come fossero rosari
in questo autunno scalzo
pieno di noia antica
Così seduto
in uno squallido bistrot
seguo memorie usate
diluite e sperse
dentro un torbido Pernod
..... mentre stancamente seguo
l'ultima scia bagnata
di un giallo taxi di città...
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