Scritto da © Ezio Falcomer - Sab, 10/03/2018 - 08:36
Scrivo poesia perché non ho niente da fare.
E in questo niente
prende forma la pulsione a scrivere.
È un modo di salvarmi dal nulla
e dalla disperazione.
Ed è la voglia di creare vita attraverso i segni.
Veder sgorgare senso e linguaggio.
Scrivo poesia quando non posso fare altro.
Ed anche come scusa per non fare altro.
La poesia è il sostituto del selfie,
ma anche la negazione del selfie,
perché si parla di altro da sé
anche parlando di sé.
E in questo niente
prende forma la pulsione a scrivere.
È un modo di salvarmi dal nulla
e dalla disperazione.
Ed è la voglia di creare vita attraverso i segni.
Veder sgorgare senso e linguaggio.
Scrivo poesia quando non posso fare altro.
Ed anche come scusa per non fare altro.
La poesia è il sostituto del selfie,
ma anche la negazione del selfie,
perché si parla di altro da sé
anche parlando di sé.
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