Scritto da © Dario Menicucci - Sab, 25/11/2017 - 11:43
Credevo nell'uomo
nella sua capacità di elevarsi
nell'armonia del pensiero.
nella sua capacità di elevarsi
nell'armonia del pensiero.
Profondamente
credevo nell'amore
nella forza che mi dava.
credevo nell'amore
nella forza che mi dava.
Intorno a me
c'era soltanto luce.
c'era soltanto luce.
Anche nel buio più tetro
scorgevo i colori.
scorgevo i colori.
Un giorno qualcuno
imbrattò il mio candore
imbrattò il mio candore
lacerò i miei sogni
infestandoli di spettri feroci.
infestandoli di spettri feroci.
Mutò
le note dolci del silenzio
in cupe grida di terrore.
le note dolci del silenzio
in cupe grida di terrore.
Ora
ho paura di amare.
ho paura di amare.
Anche un timido sguardo
trafigge e spoglia
la mia pelle indifesa.
trafigge e spoglia
la mia pelle indifesa.
Il vento
non mi accarezza più.
non mi accarezza più.
Riporta invece quelle mani
viscide di sangue
che ogni notte
tornano a straziare
quest'anima violata
viscide di sangue
che ogni notte
tornano a straziare
quest'anima violata
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- Blog di Dario Menicucci
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