Scritto da © Franco Pucci - Sab, 29/07/2017 - 11:02
Se l’età mi desse prerogative uniche
finalmente conterei fuor di retorica
come guardavo l’ansare dei fianchi
quando il passo era cenno d’amore.
Ragazza mia dai bianchi piccoli seni
rosse melagrane -voglie volte al cielo-
ti racconto qui ora che non c’è spazio
per le piccole tenere bugie dei tuoi no.
Perdonami licenze che mai ho scritto
ma vivere il tuo respiro dopo l’amore
-contrattempo di nero jazz sincopato-
è come una marea che tutto pretende.
Denudati d’ogni fingimento o ritrosia
dell’abito stinto della ipocrita decenza
del comodo confondere sesso e amore
ti direi che ogni orgasmo era un crack.
Ragazza mia della vita vissuta insieme
quando si rideva delle inutili vergogne
e l’onda del mare sottolineava il ritmo
tra un su e giù e la riva spiava invidia.
Se l’età mi desse doti e virtù magiche
mentirei bluffando anche gli affanni
così nonostante l’incedere degli anni
befferei la morte con il nostro passo.
Se poi…
finalmente conterei fuor di retorica
come guardavo l’ansare dei fianchi
quando il passo era cenno d’amore.
Ragazza mia dai bianchi piccoli seni
rosse melagrane -voglie volte al cielo-
ti racconto qui ora che non c’è spazio
per le piccole tenere bugie dei tuoi no.
Perdonami licenze che mai ho scritto
ma vivere il tuo respiro dopo l’amore
-contrattempo di nero jazz sincopato-
è come una marea che tutto pretende.
Denudati d’ogni fingimento o ritrosia
dell’abito stinto della ipocrita decenza
del comodo confondere sesso e amore
ti direi che ogni orgasmo era un crack.
Ragazza mia della vita vissuta insieme
quando si rideva delle inutili vergogne
e l’onda del mare sottolineava il ritmo
tra un su e giù e la riva spiava invidia.
Se l’età mi desse doti e virtù magiche
mentirei bluffando anche gli affanni
così nonostante l’incedere degli anni
befferei la morte con il nostro passo.
Se poi…
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