Scritto da © Ezio Falcomer - Gio, 24/06/2010 - 13:12
Come se tu fossi qui
a spellare con me
gamberoni e aromi di sguardi
a spellare con me
gamberoni e aromi di sguardi
come se tu non fossi andata via
su quelle rotaie di ignoto
parlare l'amore ancora, ballare
alla luce di mani
intrise di olio e tocchi yin e yang
rubare arcani e sillabe alla notte
con rabbia averci e stordimento di onde tenui
di fianchi parole respiri
inesprimibile labirinto di praterie
di seta cremisi e agata corniola
solo dita umide e attenzione
sentire il tuo acquoso gemito
il tuo vuoto
saturo di maestà rapace
di sete che rifiuta la paura del naufragio
di fame
che ama me
che mangio te
che mangi me.
(dalla raccolta "La vita picara")
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