PARTE QUATTRO
Era nuovamente sera e quel giorno fu più lungo del solito per Gianna. Le ragazze erano andate con la loro nanny, nella valle sottostante, che si rispecchiava sopra il magnifico Lago d’Iseo. La giornata splendeva nel sole autunnale e le ragazze avrebbero scorrazzato su quella replica di veliero antico, che attirava molti turisti, e che veleggiava leggero sulle acque increspate, da paese a paese, da isolotto a isolotto, fino al calar del sole. Gianna stava pensando a loro. Pensava a quale sarebbe il loro futuro e di come troppo presto si sarebbe trasformata la loro vita.
Lorenzo aveva ragione, sentiva che ben presto il suo matrimonio con Paolo si sarebbe definitamente concluso. Forse Paolo aveva già predisposto di come giungere a questo passo finale, prima con una inutile discussione, per annunciarle che quello sarebbe stato il modo migliore, separarsi ora e poi al più presto terminare il loro matrimonio con un divorzio.
Ora ripensandoci, sentiva che quello era stato il motivo per cui Paolo le aveva chiesto di ritornare in Italia. Come al solito si era dimostrato disonesto verso lei facendole credere che le mancava e che sentiva di non poter vivere lontano da lei.
Ripensava alla sera precedente nel modo in cui Lorenzo aveva ipotizzato che Paolo, sebbene fosse suo figlio, agiva senza scrupoli, nello stesso modo come usava fare sua madre, Rosina. Era null’altro che un buono a nulla, un vizioso, un donnaiolo, bugiardo, che col suo bel parlare inventava fatti per illuderla, ma che poi alla fine erano contrastanti e sconcertanti.
E Lorenzo, su questa conclusione era giunto molto prima di lei. Le aveva chiesto di prepararsi all’inevitabile. Le aveva pure detto, ‘Guardati attorno, bambina mia, cercalo bene il tuo uomo, quello vero, si trova là tra la folla, e lo devi accalappiare. Mai dire no al vero amore, qualora si presenterà e busserà alla porta del tuo cuore. Sappi che è mai troppo tardi e puoi essere ancora felice, ma tutto dipende da te...’
Quello era quanto il caro Lorenzo le aveva detto, e per rendere questo fatto ancora più reale le aveva raccontato come il vero amore deve essere. Quello reale che lui aveva vissuto per molti anni insieme alla sua adorata Margot. Poi le aveva detto che doveva salvaguardare quell’amore, qualora lo avesse trovato. Sì, quello era l’altro punto importante, perché lui, Lorenzo, aveva perso colei che amava con un inganno a causa delle manipolazioni di Rosina, ed era stato privato del suo puro e sincero amore. Ora, pover uomo, si sentiva sconsolato per aver perso la sua Margot.
Era sconcertante ma vero, era vita vissuta e questa poteva pure rispecchiare la vita di altri, forse anche quella di se stessa, a meno che non fosse capace di ascoltare il suo cuore, a meno che non fosse capace di riconoscere il vero amore, e che non lo avesse preso a volo allorché le fosse passato vicino... Quello era stato il vero messaggio di Lorenzo. Sapeva ora che lui, Lorenzo, era l’unico che potesse comprenderla. Era l’unico che si fosse preoccupato della sua felicità e del suo futuro. Era l’unico che disinteressamente le aveva parlato di queste cose. Sentiva ora di amare Lorenzo per quanto faceva per lei. Sentiva che ora, lui era come fosse il suo vero padre.
Forse stasera, dopo la loro usuale lunga chiacchierata sul passato e del suo amore di Margot gli avrebbe chiesto una cosa che anche sebbene ancora ipotetica, poteva divenire reale. Forse anche Lorenzo ne sarebbe felice, di adottare lei e le figlie. In quel modo sarebbero divenuti una vera famiglia. D’altronde lei aveva perso il padre e la madre naturale. Lorenzo le aveva detto di sentirsi terribilmente solo con l’avvicinarsi dell’inverno. Forse tutto sarebbe possibile se il suo matrimonio fosse veramente naufragato. Lorenzo era un vero gentiluomo. Aveva sentimenti profondi verso la famiglia ed adorava le ragazze, le sue uniche nipoti e Gianna sapeva che sotto la sua guida avrebbero trovato il vero calore ed amore.
“Questo è forse solo un sogno,” Pensò Gianna, “... ma dopo tutto anche i sogni molte volte possono divenire reali...”
~ * ~
‘Sapesti quanto ho atteso questo momento, e finalmente siamo assieme, Papa. Sono emozionata perché desidero udire il racconto del tuo amore per Margot.’
‘Penso ti accontenterò, ma dimmi prima, hai avuto una buona giornata? Spero avrai pianto meno e avrai pensato di più al tuo futuro. Promettimi che se non potrai aggiustare la tua vita con Paolo, di tanto in tanto ti farai sentire e non mi negherai la gioia di aver vicino Mirella e Patrizia durante il periodo estivo. Sappi che questa è pure la vostra casa e che sempre sarete benvenute da me.’
‘Ecco papi, è giusto quanto stavo pensando oggi. Nel bene e nel male io e mie figlie abbiamo bisogno di te e di sentire l’armonia famigliare insieme. Ora sei tu a chiederlo e, credimi, mi hai risollevato dalle mille malinconie che si erano accumulate in me.’
‘Bene, facciamo pure questo patto, bambina mia, ma queste cose è bene sugellarle con un’altra bottiglia di Verduzzo. Questo ben si intende prima che inizi il mio racconto, che te ne pare?’
‘Tu e quel vino state inebriando la mia vita. Entrambi mi date spensieratezza. Penso che qualora, sarò completamente ubriaca, sia il tempo che tu mi chieda il piacere di una danza. In quel modo potrò sentirmi la donna più desiderata da quell’uomo stupendo come tu solo sai esserlo. Se Paolo fosse solamente la metà di quanto tu sei, quanto felice mi sentirei!’
‘L’ultima parola del tuo amore con mio figlio non è stata ancora scritta. E poi dopo? Beh per ora è tutto ancora nelle mani del destino e di te stessa. Ricordati che noi stessi siamo gli artefici del nostro futuro. Bisogna essere capaci di volere con tutta la forza dei nostri sensi perché i nostri desideri possano rimbalzare e ritornino a noi nel modo voluto.’
‘Vedi perché mi piaci tanto, Papi? Trovi sempre le parole giuste per indicarmi la via che devo seguire. Questa è il motivo perché desidero di averti come padre. Forse posso essere per te quella figlia che so hai sempre desiderato e mai avuto.’
‘Ti concedo tutto quanto mi hai chiesto stasera, di bere assieme, di danzare, di vivere insieme a me quando e quanto vuoi, e di sentirti mia figlia. Ma dimmi un po` chi mai ti ha detto che sempre ho desiderato di avere una figlia?’
‘Tutto è così evidente, Papi. Me lo hai fatto comprendere in mille modi, ma principalmente con il calore del tuo affetto nei miei riguardi. Ma dov’è quel Verduzzo? E quanto ancora devo attendere per quella storia? Lo sai quanto la mia vita futura può dipendere da ciò che mi racconterai delle tue esperienze d’amore?’
~ * ~
‘Era un venerdì pomeriggio quando la mia segretaria mi annunciò la visita di Margot. Mi chiesi come fosse possibile, perché solamente la sera prima avevo parlato al telefono con lei per oltre mezzora e sapevo che era in Dubai nel suo ufficio. Ero sbalordito ed anche felice di quella sua visita inaspettata a Milano.’
‘Ma che bello Papi! Quello è il modo in cui mi piacerebbe arrivare da colui che un giorno mi innamorerò. Me lo ricorderò per il futuro. E poi?’
‘Appena fummo soli, aprii le mie braccia e lei volò verso di me dandomi quel primo lungo bacio sulle mie labbra. Era pieno di amore e passione. I suoi, occhi irradiavano l’intensa luce smeraldina e nel sentire il calore del suo corpo fui trasportato in un paradiso sconosciuto. Sentivo di esistere in una nuova vita, sentivo che la sua passione ed il suo amore avrebbero creato in me felicità ed ora posso dire che la mia vita si trasformò da quel primo contatto. Si, anche ora, rivivendo quei momenti di felicità sento quell’emozione.’
‘Si Papi, posso leggere nel tuo sguardo il piacere di quella passione travolgente! Ed ancora, promettimi di insegnarmi il modo in cui si può amare con tale intensità’
‘Mia cara bambina, non vi sono leggi o parole scritte sul modo di amare. Segui unicamente il tuo cuore, il tuo istinto. Segui quanto il tuo io ti detta e sii sempre sincera verso lui e verso te stessa... Ricordati che una sola menzogna può portarti ad altre peggiori della prima e dove non vi sarà via di uscita. Devi essere pura nei sentimenti e unicamente in quel modo ti sarà facile individuare il vero amore.’
‘E poi? Dimmi, dimmi tutto... sono talmente ansiosa...’
‘Dieci minuti dopo il primo bacio che ci scambiammo, ritornai alla realtà dei fatti. Chiesi scusa a Margot, chiamai nuovamente Teresa, la mia segretaria, e le chiesi di annullare tutti i miei appuntamenti per la settimana successiva. Si`... prevedo la tua domanda. Si, Vidi che Teresa era sorpresa per quanto stava avvenendo. Mai prima di allora avevo rimandato un solo affare o rifiutato di incontrarmi con qualcuno. Ma Teresa non disse una sola parola ed intelligentemente annui come conferma.
‘Quello fu il primo passo. Mi trovavo ora nuovamente solo con Margot e le chiesi dove aveva lasciato la sua borsa di viaggio. Poi le dissi, “Entro dieci minuti saremo in viaggio diretti verso il Lago di Garda. E` un posto incantevole e ti piacerà. Da lì sono aperte tutte le strade che ci potranno condurre in luoghi magnifici, avremo unicamente l’imbarazzo della scelta.”
Mi rispose, “Lo sai Lorenzo molto bene quale è la strada che voglio percorrere e a gran galoppo. E` quella che mi conduca al più presto entro il tuo cuore. Una volta là non mi muoverò più. Mi sentirò completamente felice per tutto quanto potrò scoprire di te e nel modo in cui diverremo amanti. Tutto il resto non avrà ragione di essere. Oggi rinasco per te, Lorenzo! Da oggi ti trascinerò entro un mondo nuovo, il mio mondo di passione ed amore. Oggi ci uniremo per sempre, e non esisteranno ostacoli capaci a far cambiare l’inevitabile via dei nostri destini e della nostra passione.”
‘Papi, che donna meravigliosa! Capisco che le mezze vie non potevano esistere per lei. Si, da quanto mi stai raccontando ho modo di imparare molto e prepararmi per quel giorno che troverò anch’io il mio lui.’
‘Arrivammo a Gardone Riviera nel tardo pomeriggio ed io ero alla ricerca di un luogo decoroso e tranquillo, sicché stavo guidando ad una velocità limitata, quando fui attratto dal nome scritto sopra il portale di un hotel che fronteggiava le calme acque del lago.
“Ecco, credo che quello sarà un propizio nido di amore per noi.” e lessi ad alta voce a Margot, “Gran hotel Villa del Sogno” Che ne pensi mia cara?”
“I agree the name is propitious, let’s go!”
‘E cosi fu! Quella divenne la nostra alcova. Che posso dirti? Appena il boy ebbe depositato le nostre borse da viaggio incominciò per noi il più romantico e desiderato incontro. Margot mi tolse cravatta e camicia, mi spinse sul letto, e freneticamente incominciò a riversare verso di me tutti i desideri repressi ed il desiderio di unirci nel connubio d’amore. Furono ore sublimi durante le quali si era alla ricerca di noi stessi, anima e cuore. Assaporai tutto quanto Margot mi offriva di se stessa, quel corpo longilineo, flessuoso, perfetto. Quei baci ardenti, passionali, romantici. Quelle carezze dolci, tentatrici, e capaci di far nascere il desiderio di possederla, lungamente, appassionatamente e per sempre.
‘Il suo corpo era profumato e quel suo aroma mi inebriava, crescendo in me il mio ardore. La baciavo in quei punti che maggiormente potevano accrescere il suo desiderio, e trovavo quanto il suo sapore di femmina fosse per me una droga che me la rendeva ancor più desiderabile.’
‘Che bello Papi! Mai nelle mia vita ho provato piaceri così intensi come tu me li descrivi ora... Chissa... forse un giorno...’
‘E poi fu Margot che venne a me. Mi deliziava, mi trasportava, verso il settimo cielo dell’amore e della lussuria. Era solamente il principio. Mi insegnò a desiderala, ad amarla, a possederla. Credo che mai una volta si ripete` nel modo in cui si faceva all’amore. Sapeva donare ed anche richiedeva il meglio, perché in tutto, lei, ha sempre voluto niente altro ma il meglio. Non è mai stata per le mezze vie, specialmente per quanto riguardava il nostro connubio.
‘Stava spuntando un nuovo giorno ed il sole si stava alzando al di sopra del lago. Andammo sul balcone, nella pienezza della nostra nudità e là scambiammo le nostre ultime effusioni d’amore sebbene i nostri desideri fossero appagati.’
‘Che sogno romantico, Papi! E poi?’
‘Posso dire che durante quella settimana ben poco ammirammo le bellezze dei dintorni. Entrambi eravamo spossessati dal desiderio dei nostri corpi e fu per noi indimenticabile, felicità che non ci abbandonò più da quel momento. Fu da allora che pianificammo i nostri rispettivi lavori sicché divenne possibile incontrarci abbastanza spesso in diverse località attorno il mondo dove ci spingevano il nostro giro di affari. Ricevevo e-mail da Margot che mi avvertiva di aver prenotato una camera presso tale albergo ed in tale città, che si trovava sempre ad una distanza relativa dal nostro lavoro. Questa fu` la nostra vita i quegli anni.
‘Anni durante i quali il nostro amore ed il nostro desiderio carnale mai diminuì`, anzi accrebbe. E poi avvenne[CG1] la fine, inaspettata, che tu conosci ormai. Si, mia cara bambina, amo ancora la mia Margot, nello stesso modo e nella stessa intensità di allora.
‘Come hai ben capito esisteva una ragione per questa narrazione. Sono preoccupato della tua esistenza e di quanto il futuro ti possa riservare. Qualora avessi bisogno di me e del mio consiglio vieni a cercarmi ed io farò il possibile per aiutarti. Ma nello stesso tempo ricordati che molto dipende da te nell’analizzare un futuro amore che ti passerà vicino.
Mai dire no all’amore, ma sii prudente nella scelta e qualità di quell’amore. Impara bambina mia il modo in cui tu devi essere una amante capace e sensitiva, capace di trasmettere desideri e passioni al tuo uomo, ed in questo modo legarlo a te per il futuro. Quando vai a Londra ad incontrare Margot, pregala di essere tua maestra e che ti insegni quei piccoli e grandi segreti. Memorizzali, trai da essi buon frutto perché quelli sono segreti che apriranno la via della tua felicità futura. Credo che con questo ho completato il mio odierno compito di padre affettuoso. L’ho fatto perché so di avere in te una figlia grata e riconoscente. L’ho fatto perché ti voglio bene e non voglio perdere la gioia più grande che mi rimane nella senilità`. E` stata una lunga chiacchierata, ma mi sento lieto, perché ho acquistato una figlia e perché` ho potuto ricordare quei giorni felici quando fui assieme a Margot.
Questo e tutto.’
‘Grazie Papi. Sei il miglior PAPA` nel mondo. Te ne sono riconoscente.’
FINE
AFTERWARD
Recentemente ho conosciuto una giovane donna, molto intelligente e con doti magnifiche ed in breve tempo siamo divenuti buoni amici. Accadde che lei lesse parte di questa storia e mi sorprese quando mi disse che quanto scrivevo era null’altro che la sua vita ed il suo amore, poiché tutto avvenne nello stesso modo in cui io presentai l’amore di Margot e di Lorenzo. Poi alla fine mi disse che si sarebbero uniti in matrimonio molto presto e mi invitò a condividere la loro felicità in quel giorno. Purtroppo questo non mi è possibile, sebbene quella sarebbe stata l’occasione per esprimerle il mio affetto d’amico. Scusami Margot!
Penso di farle cosa grata nel dedicare a lei ed al suo Lorenzo questa storia, come ricordo nel futuro e come stima al suo valore come donna.
Carlo Gabbi. Brisbane, Australia, 18 Marzo,2012
- Blog di Carlo Gabbi
- 1216 letture