Democrito per il suo materialismo (anche l'anima era un aggregato di atomi) fu avversato da Platone (nella sua Accademia era proibito finanche pronunciare il suo nome!) e poi dall'intransigente Sommo Poeta che lo mise all'inferno (colui che il mondo a caso pone), sebbene la sua filosofia non fosse solo arido materialismo ma s'imperniasse pure sulla morale (rispetto di sé stesso e degli altri) e fosse alla costante ricerca della felicità contro ogni paura per raggiungere la serenità d'animo.
In contrapposizione al pessimismo di Eraclito (il filosofo del pianto) Democrito viene ricordato come il filosofo del riso ed anticipa la filosofia epicurea del piacere (sommo bene) sulla via dell'atarassia (serenità d'animo) per sconfiggere la paura della morte e degli dei.
A perfezionare l'atomismo di Leucippo e Democrito ci penserà poi Epicuro che dà agli atomi peso, movimento verticale e deviazione (clinamen) per spiegare l'aggregazione della materia, mentre, in riferimento al piacere stabile (catastematico) per vincere la paura, si pone sulla traccia di Aristippo (piacere immediato della scuola cirenaica ad anticipare il carpe diem), allievo di Socrate meno famoso al pari di Antistene (scuola cinica e precursore dello stoicismo).
Epicuro ebbe l'onore di esser cantato (il sole che oscura le stelle!) dal più grande poeta-filosofo latino, quel Lucrezio avversato dai suoi contemporanei (l'epicureismo non era ben visto a Roma) e poi dalla chiesa (vedi San Girolamo), al punto che non ci sono pervenute notizie biografiche, a parte il rilievo di avere l'” insania” (presunta pazzia) che addirittura lo avrebbe portato al suicidio.
La filosofia di Lucrezio, invece, con la sua ratio a squarciare le tenebre contro la religio (intesa come superstizione che offusca le menti), anticipa il metodo scientifico di Galileo anch'egli in lotta con la filosofia aristotelica e le sacre scritture per far trionfare la scienza.
Sulla direttiva Leucippo-Democrito-Epicuro-Lucrezio il materialismo fu poi inquadrato nelle sue leggi universali a partire dalla rivoluzione copernicana fino alla relatività generale di Einstein con il particolare, però, che neanche a questo mostro di intelligenza tornarono i conti sulla materia.
Infatti fu costretto a introdurre la costante cosmologica (errore madornale a suo stesso dire) per correggere la teoria della relatività generale e la sua curvatura spaziotempo è, certamente, la genuflessione della mente eccelsa al cospetto della Mente Suprema!
Senza ombra di dubbio nello spazio è presente energia del vuoto o energia oscura (spirituale?) in relazione alla materia oscura e, con un po' di umiltà e la giusta ispirazione, bisognerebbe ricorrere al Creatore di tutte le cose visibili e invisibili, fermo restante che la stessa umanità è una particolare miscela spirito-materia per cui i conti sulla materia non potranno mai tornare!
In conclusione come abbiamo già evidenziato (repetita iuvant) le leggi fisiche dell'universo si possono così sintetizzare:
- Blog di Francesco Andrea Maiello
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