Scritto da © Ezio Falcomer - Sab, 07/01/2017 - 07:58
<< «Vivi nella parola non detta
quella che impronunciata esula dal vocabolario».
La voce acquea del maestro ha sfumatura d’oboe
e le sue dita una ad una percorrono tasti e spazi;
«La notte pericolosa di Istanbul delle tue mani
s’insinua come lo stiletto dei suoi minareti
nella mia mancata comprensione».
Lei conosce bene e teme quella malia.
quella che impronunciata esula dal vocabolario».
La voce acquea del maestro ha sfumatura d’oboe
e le sue dita una ad una percorrono tasti e spazi;
«La notte pericolosa di Istanbul delle tue mani
s’insinua come lo stiletto dei suoi minareti
nella mia mancata comprensione».
Lei conosce bene e teme quella malia.
L’atto creativo è una vicinanza erotica,
il ritrovarsi dopo l’invadenza del vento.
L’infedeltà scopre la parola
e la piega ad una volontà superiore
fuori dall’orbita solare, verso il buio ignoto.
il ritrovarsi dopo l’invadenza del vento.
L’infedeltà scopre la parola
e la piega ad una volontà superiore
fuori dall’orbita solare, verso il buio ignoto.
«Siamo echi di precedenti sistemi solari
– sussurra all’orecchio di lei, il maestro –
onde di ritorno di antiche maree,
pezzi di umanità che ci illudiamo di governare.
– sussurra all’orecchio di lei, il maestro –
onde di ritorno di antiche maree,
pezzi di umanità che ci illudiamo di governare.
Ogni volta che fermiamo un attimo sul bianco
siamo intere costellazioni in movimento
perseguitate dall’assenza». >>
siamo intere costellazioni in movimento
perseguitate dall’assenza». >>
(Angela Greco)
(fonte web: https://ilsassonellostagno.wordpress.com//, 06-09-2016, h 10:25