Scritto da © selly - Mar, 13/12/2016 - 19:28
chiama vento e lo fa come quando, in un istante, vorrebbe coglierne la direzione.
fischia a labbra aperte, con la lingua piatta fra i molari, per sondare impronte
ha sussulti alla cannella, lievi sbracci sufficienti a reclamare
e un viso tirato. che pare un sorriso, ma non lo è
è piuttosto una volta di mare. lei vorrebbe fosse cielo, ma
raramente ci si adagia. la paura di bagnare le ali ha complicazioni sull'inverno.
in un momento potrebbe spazzare via incanti, seminando sabbia nell'iride
.e perderebbe la rotta
ma la raffica risponde, ha sempre il suo ritorno.
ed è così che lei pesa il tempo di sosta al padiglione.
in piedi sullo scoglio dice faro.
un tuffo e rinasce soffio
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