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Scritto da © Ezio Falcomer - Ven, 26/08/2016 - 02:51
<< "Gabriele, Gabriele, una parola!". Cécile Sorel, una sontuosa attrice che dominava i palcoscenici parigini, rincorse il Vate ma non si accontentò di una parola e gli tributò un altro tipo di omaggio orale: un'entusiastica fellatio. D'altronde D'Annunzio l'aveva eccitata descrivendole minutamente la posizione che avrebbe dovuto assumere per fare l'amore con un leone.
"Voi da assaggiatrice di maschi qual siete, ricchissima, sfaccendata, vedova amorale, avete ormai bevuto come tuorli d'uova gli uomini più originali d'Europa...", si entusiasmava Marinetti, alludendo alla sulfurea reputazione di una sua ex amante, Valentine de Saint-Point, autrice del "Manifesto futurista della lussuria".
Un giorno Maupassant annunciò a un timido collega che avrebbe condiviso con lui l'amante. La donna, spiegò, si sarebbe presentata mascherata. Era la moglie di un barone universitario e non voleva essere riconosciuta. La sera la signora si produsse nuda con delle calze del colore sbagliato. sarà stato quello, sarà stao il suo tremito nervoso, ma l'invitato si ritrasse. La dama allora si buttò a bocca aperta tra le cosce di Maupassant, gridando: "A me, mio fauno!".
A volte nenache una fellatio basta a rianimare una serata. Alfred de Musset, ubriaco, aveva convinto gli amici a seguirlo in una casa chiusa, millantando che avrebbe posseduto una prostituta davanti a tutti. Però, al momento di mantenere le sue promesse, gli era uscito il sangue dal naso e aveva cercato vanamente di tirarsi indietro. malgrado tutti gli sforzi e l'abilità orale di due seducenti fanciulle, Musset non uscì dalla sua inerzia.
Per placare le voglie dello storico Michelet, suo marito, la devota Anthénais agiva risolutamente, senza dargli il tempo "di metterle un tappeto sotto le ginocchia". Le sue "avances" però restavano sempre distaccate: "Cortese offerta di **** a mezzogiorno, ma così freddamente!". D'altronde Athénais rifiutava spesso: "Quando tu chiedi non si può rifiutare. Adesso, però, ho appena mangiato e forse...". A volte Michelet veniva travolto dal desiderio durante una passeggiata, ma la donna rinviava al ritorno, dove lo storico godeva della "tenera immolazione" di "una passività un po' triste".
Nel 1903 Picasso, in pieno periodo blu, rese omaggio alla fellatio nella "Scena erotica". In un testo tolto dalla "Ricerca del tempo perduto", Proust racconta che Odette, ormai una gran dama, continua da avere rapporti orali con un vecchio cliente, il dottor Cortard. Pagate con una somma ormai simbolica, le sue fellatio sono un nostalgico omaggio al passato di cocotte.
Ma la fellatio può divenatre anche un atto preventivo per le donne gelose. L'eroe di "Paolo il caldo", racconta Brancati, "non poteva mai uscire solo di casa, senza che Lilia cercasse con due o tre atti di renderlo disarmato nei confronti delle altre donne".
L'amore orale è pratica comune tra gli omosessuali, da Wilde a Gide, e un testimone riferisce di avre visto Proust inequivocabilmente chino, in una macchina, su un giovane militare in licenza dal fronte. A volte l'omosessaule fantastica che la bocca diventi un sesso femminile: un gigantesco giovanotto offrì a Jouhandeau "la sua bocca, una calda apertura succulenta, come una melagrana maturata al sole pomeridiano".
Talora la fellatio ha un'impronta sadica. Apollinaire immaginava di farsela praticare da Lou nuda e a quattro zampe. "Ti palperò mentre mi berrai e, se non mi sembrerai abbastanza umilata, ti calpesterò".
Lei, proclama Joyce, entusiasta dell'ardore della moglie, "vuole che glielo metta in bocca e vuole sbottonarmi e tirami fuori l'uccello e succhiarlo come una tetta". L'ottantenne Morand osserva che la sua amante, mentre lo succhia, sembra un animale con il muso a tromba.
Crevel, uno dei pochi surrealisti omosessuali, si dà ai giochi di parole: "Nella speranza di fellatio simultanee, uno parte per il paese dei fellah". Aragon, bisessuale, la mette in versi. Meno fortunato, Man Ray confessa che la fellatio lo attrae molto "perché è la cosa che mi è successa più raramente".
Bukowski non pone limiti d'età. Non avrebbe problemi a farselo prendere in bocca da una bambina di otto anni "se fosse lei a volerlo". A volte un pompino è alla base di un'amicizia come quella stretta dall'eroe di un romanzo di Truman Capote con un padre di famiglia cui ha praticato una fellatio a pagamento.
Sono gli anni in cui le "groupies" dei complessi rock, entusiaste, dimostrano così la loro ammirazione agli idoli musicali. E una martire della fellatio, Linda Lovelace, è l'instancabile interprete di "Gola profonda".
Dopo le labbra delle eroine di "Histoire d'O" o di "Emmanuelle", violate da falli enormi, con Catherine Millet si arriva a un ritmo industriale. Difficile fare una stima delle serate al Bois: "Dovrei considerare solo gli uomini cui l'ho succhiato, la testa incastrata sotto il volante".
Se il re Luigi Filippo macchiava spesso col suo getto la sontuosa vestaglia, Clinton fa ancora in tempo a macchiare, per una fellatio, la sua reputazione.
L'inghiottimento è l'ultima frontiera di quest'atto sospeso fra sessualità e affettuosità. La bocca di Laure, la compagna di Bataille, viene posseduta misticamente dall'amato al termine di una dura partita sadomaso - schiaffi, calci, rotolamenti nel fango. Nel rito blasfemo, Laure prende la comunione in ginocchio. "Quando ebbe comunicato e inghiottito lo sperma", si risolleva fresca come una rosa. Barney, il personaggio di Mordecai Richler, confessa: "Una volta Clara mi concesse una fellatio, ma subito dopo corse a vomitare nel lavandino". Desideria di Moravia lega l'atto orale alla lotta di classe, ma rifiuta di inghiottirne le conseguenze. Sembrano lontani i tempi in cui Anais Nin proclamava: "Una donna dovrebbe nutrirsi solo di sperma".
Nella sua posta del cuore Murakami consola ironicamente un lettore che si lamenta della schifiltosità della moglie: "Le persone molto attente all'igiene non cambiano dall'oggi al domani. Meglio rinunciare. Potrebbe però ammaestare una carpa... Sto scherzando, naturalmente". >>
"Voi da assaggiatrice di maschi qual siete, ricchissima, sfaccendata, vedova amorale, avete ormai bevuto come tuorli d'uova gli uomini più originali d'Europa...", si entusiasmava Marinetti, alludendo alla sulfurea reputazione di una sua ex amante, Valentine de Saint-Point, autrice del "Manifesto futurista della lussuria".
Un giorno Maupassant annunciò a un timido collega che avrebbe condiviso con lui l'amante. La donna, spiegò, si sarebbe presentata mascherata. Era la moglie di un barone universitario e non voleva essere riconosciuta. La sera la signora si produsse nuda con delle calze del colore sbagliato. sarà stato quello, sarà stao il suo tremito nervoso, ma l'invitato si ritrasse. La dama allora si buttò a bocca aperta tra le cosce di Maupassant, gridando: "A me, mio fauno!".
A volte nenache una fellatio basta a rianimare una serata. Alfred de Musset, ubriaco, aveva convinto gli amici a seguirlo in una casa chiusa, millantando che avrebbe posseduto una prostituta davanti a tutti. Però, al momento di mantenere le sue promesse, gli era uscito il sangue dal naso e aveva cercato vanamente di tirarsi indietro. malgrado tutti gli sforzi e l'abilità orale di due seducenti fanciulle, Musset non uscì dalla sua inerzia.
Per placare le voglie dello storico Michelet, suo marito, la devota Anthénais agiva risolutamente, senza dargli il tempo "di metterle un tappeto sotto le ginocchia". Le sue "avances" però restavano sempre distaccate: "Cortese offerta di **** a mezzogiorno, ma così freddamente!". D'altronde Athénais rifiutava spesso: "Quando tu chiedi non si può rifiutare. Adesso, però, ho appena mangiato e forse...". A volte Michelet veniva travolto dal desiderio durante una passeggiata, ma la donna rinviava al ritorno, dove lo storico godeva della "tenera immolazione" di "una passività un po' triste".
Nel 1903 Picasso, in pieno periodo blu, rese omaggio alla fellatio nella "Scena erotica". In un testo tolto dalla "Ricerca del tempo perduto", Proust racconta che Odette, ormai una gran dama, continua da avere rapporti orali con un vecchio cliente, il dottor Cortard. Pagate con una somma ormai simbolica, le sue fellatio sono un nostalgico omaggio al passato di cocotte.
Ma la fellatio può divenatre anche un atto preventivo per le donne gelose. L'eroe di "Paolo il caldo", racconta Brancati, "non poteva mai uscire solo di casa, senza che Lilia cercasse con due o tre atti di renderlo disarmato nei confronti delle altre donne".
L'amore orale è pratica comune tra gli omosessuali, da Wilde a Gide, e un testimone riferisce di avre visto Proust inequivocabilmente chino, in una macchina, su un giovane militare in licenza dal fronte. A volte l'omosessaule fantastica che la bocca diventi un sesso femminile: un gigantesco giovanotto offrì a Jouhandeau "la sua bocca, una calda apertura succulenta, come una melagrana maturata al sole pomeridiano".
Talora la fellatio ha un'impronta sadica. Apollinaire immaginava di farsela praticare da Lou nuda e a quattro zampe. "Ti palperò mentre mi berrai e, se non mi sembrerai abbastanza umilata, ti calpesterò".
Lei, proclama Joyce, entusiasta dell'ardore della moglie, "vuole che glielo metta in bocca e vuole sbottonarmi e tirami fuori l'uccello e succhiarlo come una tetta". L'ottantenne Morand osserva che la sua amante, mentre lo succhia, sembra un animale con il muso a tromba.
Crevel, uno dei pochi surrealisti omosessuali, si dà ai giochi di parole: "Nella speranza di fellatio simultanee, uno parte per il paese dei fellah". Aragon, bisessuale, la mette in versi. Meno fortunato, Man Ray confessa che la fellatio lo attrae molto "perché è la cosa che mi è successa più raramente".
Bukowski non pone limiti d'età. Non avrebbe problemi a farselo prendere in bocca da una bambina di otto anni "se fosse lei a volerlo". A volte un pompino è alla base di un'amicizia come quella stretta dall'eroe di un romanzo di Truman Capote con un padre di famiglia cui ha praticato una fellatio a pagamento.
Sono gli anni in cui le "groupies" dei complessi rock, entusiaste, dimostrano così la loro ammirazione agli idoli musicali. E una martire della fellatio, Linda Lovelace, è l'instancabile interprete di "Gola profonda".
Dopo le labbra delle eroine di "Histoire d'O" o di "Emmanuelle", violate da falli enormi, con Catherine Millet si arriva a un ritmo industriale. Difficile fare una stima delle serate al Bois: "Dovrei considerare solo gli uomini cui l'ho succhiato, la testa incastrata sotto il volante".
Se il re Luigi Filippo macchiava spesso col suo getto la sontuosa vestaglia, Clinton fa ancora in tempo a macchiare, per una fellatio, la sua reputazione.
L'inghiottimento è l'ultima frontiera di quest'atto sospeso fra sessualità e affettuosità. La bocca di Laure, la compagna di Bataille, viene posseduta misticamente dall'amato al termine di una dura partita sadomaso - schiaffi, calci, rotolamenti nel fango. Nel rito blasfemo, Laure prende la comunione in ginocchio. "Quando ebbe comunicato e inghiottito lo sperma", si risolleva fresca come una rosa. Barney, il personaggio di Mordecai Richler, confessa: "Una volta Clara mi concesse una fellatio, ma subito dopo corse a vomitare nel lavandino". Desideria di Moravia lega l'atto orale alla lotta di classe, ma rifiuta di inghiottirne le conseguenze. Sembrano lontani i tempi in cui Anais Nin proclamava: "Una donna dovrebbe nutrirsi solo di sperma".
Nella sua posta del cuore Murakami consola ironicamente un lettore che si lamenta della schifiltosità della moglie: "Le persone molto attente all'igiene non cambiano dall'oggi al domani. Meglio rinunciare. Potrebbe però ammaestare una carpa... Sto scherzando, naturalmente". >>
(Giuseppe Scaraffia, "Il demone della frivolezza", Palermo, Sellerio, 2016, pp. 95-99)
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