Scritto da © Franco Pucci - Dom, 03/07/2016 - 14:12
È un affastellarsi di immagini
frammenti -emozioni rarefatte-
e i ricordi appisolati nell’anima
son tenere spigolature di sorrisi.
È quanto questa estate (finalmente)
-che ha messo all’incanto i capricci
e gli ardori di un’abortita primavera-
offre alle note dolenti del mio canto.
Eppure sei qui di nuovo, mi sorridi
non ho motivo di intristire la notte
i miei versi son batter d’ali di farfalla
ma non sono uragano tra grattacieli.
E così scrivo, di nuovo faticosamente
dirti che le notti sono state preghiera
laica ansietà, inquietudine alla sorte
speranza alla fine riaccesa negli occhi.
È sogno di una notte di mezza estate?
-sull’assito una malinconia di stelle
incorona la scenografia del desiderio-
ma recito, stanotte il sogno è solo mio.
Come sempre, sul tuo seno.
E volerò.
frammenti -emozioni rarefatte-
e i ricordi appisolati nell’anima
son tenere spigolature di sorrisi.
È quanto questa estate (finalmente)
-che ha messo all’incanto i capricci
e gli ardori di un’abortita primavera-
offre alle note dolenti del mio canto.
Eppure sei qui di nuovo, mi sorridi
non ho motivo di intristire la notte
i miei versi son batter d’ali di farfalla
ma non sono uragano tra grattacieli.
E così scrivo, di nuovo faticosamente
dirti che le notti sono state preghiera
laica ansietà, inquietudine alla sorte
speranza alla fine riaccesa negli occhi.
È sogno di una notte di mezza estate?
-sull’assito una malinconia di stelle
incorona la scenografia del desiderio-
ma recito, stanotte il sogno è solo mio.
Come sempre, sul tuo seno.
E volerò.
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