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Il mio piccolo mondo.

A capo chino, ma senza piegarmi troppo, comincio ad entrare nell'antro dei miei desideri. È un posto bellissimo, pieno di colori e al mio tocco, tutto suona e si illumina. Mi lascio sollevare dal respiro di leggiadre ballerine e dal ticchettio di orologi e carillon. Nel mondo che vorrei, ritrovo i personaggi delle mie favole, come la bellissima Biancaneve che ama tanto il suo principe azzurro e vive con lui perennemente felice e contenta. C'é anche Pinocchio con la fata turchina. Quante volte, da bambina, dopo aver detto una bugia, mi toccavo il naso, temendo che mi crescesse per davvero e smettendo di dire bugie, ho perso anche un po' di fantasia. Persino Peter Pan é cresciuto e assieme a lui sono svaniti tutti i miei sogni e un'isola che non c'é, ma che vorrei tanto ritrovare. Ora ho solo voglia di rientrare in un piccolo mondo antico, per ritrovare la mia bimba smarrita. Voglio appisolarmi con lei sotto un fungo, aspettando che mi sveglino gli gnomi e se smarrisco la bussola, mi lascio guidare dall'istinto. Desidero addentrarmi lentamente e spero di non dovermi riflettere in specchi deformanti o vedermi costretta a combattere con draghi dalle narici infuocate. Ho necessità di ampliare i miei orizzonti e voglio affrontare i miei limiti e polverizzare i miei fantasmi. Spero solo di essere all'altezza. Non so ancora bene, quale statura voglio raggiungere. Comincio con l'arrampicarmi sui muri, sulle montagne e anche sugli specchi. Ho tanta voglia di sfidare l'impossibile! Il pensiero vola ed insieme ad esso, anch'io comincio a planare. Indosso ali piumate, perché sono tinte d'azzurro come il cielo e io, di celeste voglio vivere. Non mi muovo, ma i miei pensieri si, ed io li seguo. Disegno cerchi nell'aria con nastri d'argento e ballo tra le nuvole, cingendomi di seta. Mi materializzo ovunque. La mia ubiquità mi consente di essere ovunque ed io mi ritrovo contemporaneamente in templi buddisti e ai piedi delle piramidi egizie. Quando miei doppi, si sbizzarriscono e divengono occhi di fuoco, io vedo oltre. Giungo sulla cima di un monte e provo a vedere giù per capire se posso volare e per quanto tempo. Come Icaro, mi munisco di ali posticce, atterro sui fiumi o prati e su tutto quello che mi affascina. Il mio desiderio non é quello di guardare dall'alto verso il basso per un senso di superioritá, ma é solo voglia di ampliare la mia prospettiva. Poter guardare giù, come fanno gli uccelli é  meraviglioso. È come se dal paradiso, si potesse guardare oltre le nuvole, nelle case e finanche nelle persone. Piccole formichine affannate e laboriose, appaiono gli uomini, se li guardi da un'altra prospettiva. È una visuale più ampia. Non hai paura quando voli. Se tutti avessimo le ali, saremmo costretti a guardare sempre su e mai in basso. IO nel frattempo, continuo a smarrirmi nel mio piccolo mondo.
 

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