Scritto da © Eleonora Callegari - Mar, 07/06/2016 - 21:18
Presa da un sonno bugiardo
era quieta, serena...
L'ora vestiva gramaglie
e rasentava mura di pianto
volli baciarla, così per un saluto
come se ci vedessimo domani
mi accostai, sangue caldo
bocca di sale...
Fu come folata di neve
fu come cristallo
sconosciuto metallo
ghiaccio di vita migrata.
Un grande freddo
profittò del mio cuore
e scavò un'ombra profonda
nel mio dolore...
Toccai la morte,
ebbi il suo bacio di marmo.
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