Scritto da © Amina Narimi - Mar, 24/05/2016 - 22:44
Tenevo fra le mani due fascine
e tu venivi per i vicoli del legno
con un solo e lento chiaro nei miei occhi.
e tu venivi per i vicoli del legno
con un solo e lento chiaro nei miei occhi.
Di quel gesto impercettibile ricordo
che rese la distanza incalcolabile
la più vicina al mondo sconosciuto,
pieno di grazia e lacrime serene
ai lati del mio viso, e lì soltanto.
che rese la distanza incalcolabile
la più vicina al mondo sconosciuto,
pieno di grazia e lacrime serene
ai lati del mio viso, e lì soltanto.
Così invisibile rimane il tuo sapore
risalendo come un gemito morente
dai fiori mai nati sul palato,
liberi di guardare un nuovo ventre;
è un filo di bisso che mantiene
le tue radici alle mie mani e sopra i fianchi
il sacchetto delle strade, delle sere,
e una volpe che si sposa mentre piove
con il sole- E insieme i tigli d’oro
non possono che questo, in fondo al campo,
non altro che danzare l’ederlezi
mandando scuro un soffio di bellezza
nel buio che va dal primo vento,
al caldo dei pensieri in tutto il corpo.
risalendo come un gemito morente
dai fiori mai nati sul palato,
liberi di guardare un nuovo ventre;
è un filo di bisso che mantiene
le tue radici alle mie mani e sopra i fianchi
il sacchetto delle strade, delle sere,
e una volpe che si sposa mentre piove
con il sole- E insieme i tigli d’oro
non possono che questo, in fondo al campo,
non altro che danzare l’ederlezi
mandando scuro un soffio di bellezza
nel buio che va dal primo vento,
al caldo dei pensieri in tutto il corpo.
Come è semplice il miracolo che vivo,
come gli angeli, va via prima del giorno.
Un solo e lento canto mi vien dietro
come gli angeli, va via prima del giorno.
Un solo e lento canto mi vien dietro
per i vicoli del legno col tuo passo
stringendo le fascine con dolcezza
per il fuoco nella stanza degli sposi,
il buco di calore per le gambe
da tenere a penzoloni nella gioia.
stringendo le fascine con dolcezza
per il fuoco nella stanza degli sposi,
il buco di calore per le gambe
da tenere a penzoloni nella gioia.
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- Blog di Amina Narimi
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