Scritto da © Eleonora Callegari - Ven, 08/04/2016 - 21:15
Quando lo spettro
gentile della sera
mette il suo piede
nudo nella valle
e danza
sull'ultima luce
trova i pini
già scuri
in preda alla nostalgia
del giorno perduto
quando i lampioni
tendono lo sguardo miope
alle immote vie
quando chiude la bocca
ogni cosa
frantumano i cristalli
nell'aria che già vide
farfalle e primi fiori
i canti alati
rimbalzano tra i rami
richiami, melodie,
menestrelli piumati
non pavidano il buio
l'ora non è di caccia
serenate sciolgono libere
acuti di fervore
monete d'argento
obolo al tempo
che dissolva piano
il momento perfetto
idillio d'arpe:
il crepuscolo...
si spegne nella notte
sugli alberi muti
sui tetti assonnati.
E il cielo sgrana
tutte le sue stelle
mentre sono due bimbe
alla finestra
l'una piccina
l'altra nel cuore
le pupille stupite
a fissare quelle
le sue, perle su perle.
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