Scritto da © Manuela Verbasi - Mar, 29/12/2015 - 22:48
Cammino sui giorni e il passo sprofonda, nel mio cuore essiccato non scorre sangue, tristemente mi guardo i segni di rughe sul viso. Mi detesto, non mi sopporto. L'egoismo che mi sostiene non basta a darmi una postura eretta. Ho la bocca amara, le dita si stanno incurvando. Meglio sarebbe un marmo e una scritta sotto la foto sorridente. Trasformarmi definitivamente in un legno, senza soffrire. Ma è il dolore a distinguerci dalle pietre.
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