Scritto da © taglioavvenuto - Sab, 26/12/2015 - 18:18
Volli essere un melograno
quel giorno, a giugno; rammenti?
È con tuo dolore-piacere che insieme estir
pammo le figlie dei pensieri
ma il tempo, con il suo andare, non fu
più capace di essere ciò che si aspettava da lui.
Un chirurgo, né ero Rocco Siffredi;
non possiedo più il loro gesto eroico
le ripercussioni
che avrebbero potuto spiazzarti e portarti
con tutte le tue ansie, via nel pozzo con me.
Ora, occhi al soffitto giocoso come allora
si rimpiangono i soli vezzi andati
ed io la stessa luna.
Si chiama per nome e, varia, al tempo col tempo.
A volte ridendo, a volte piangendomi
la mancanza di un segreto alchemico addosso.