La realtà rivelata | Prosa e racconti | Charles Cros | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La realtà rivelata

Pesanti, spossanti, tedianti, le notizie quando sono gravi, non lasciano anditi alle parole. Il silenzio della verità irrompe nelle stanze e avvolge tutti quelli che ne apprezzano la poesia, questo perché la verità fa sempre rima con realtà. In questi tempi burrascosi le idee si mischiano e le antitesi prolificano nella melmosa ideologia umana. Come venirne fuori, quando la realtà che ci circonda è molto più complessa di quella che comprendiamo? Soluzioni? Rare e non ripetibili.
La terra era comandata da quattro oligarchi umani scelti e modificati geneticamente per riuscire a sopportare il gravoso incarico. Erano i migliori umani che la terra avesse mai prodotto in quel periodo, in grado di assolvere le responsabilità amministrative dell’intero pianeta. Gli oligarchi si chiamavano Simon, Judecca, Malcom e Joseph. Loro vivevano sopra ogni cosa terrestre e dallo spazio controllavano tutte le attività umane attraverso Spacenet. Vivevano in un satellite/pianeta artificiale completamente automatizzato a circa duecentomila chilometri dalla terra. Jacob era il più giovane fra loro e anche il più riformista del gruppo. Era molto apprezzato dai terrestri del primo livello e per questo i problemi più spinosi venivano delegati a lui.
La sua voce echeggiava nel surround della sala convegni, mentre all’entrata due automi militari d’assalto controllavano l’andito con i puntatori laser.
“Immagino che vi chiediate il motivo della riunione straordinaria” fece così una pausa come fanno gli oratori professionisti. Guardò poi per qualche secondo in silenzio tutti gli amministratori della NCSA e poi iniziò.
“Abbiamo un grave problema di interesse planetario. Questo problema coinvolge le attività della Sysem. Non posso dilungarmi in tutti i dettagli per questioni di tempo. Vi invio in questo momento per e-mail dei link, contenenti le richieste di protocollo da seguire...”
In quel momento, nel mediawall laterale, comparve la foto di una cartellina bristol ingrigita, con sopra scritto a pennarello indelebile - Metadrome -.
“La Sysem ha prodotto un software militare che doveva essere inserito all’interno di un nuovo automa d’assalto. Questa sorta di coscienza virtuale è riuscita in modo autonomo a oltrepassare i loro firewall, rifugiandosi in alcune sottoreti illegali terrestri. Da confermate fonti, sappiamo che il suo scopo è quello di prendere il controllo di tutta Spacenet. Il vostro mandato inderogabile è quello di cercare questo software e disattivarlo in tutti i modi.”
Ancora una pausa ma Mardoc e un po’ tutti gli amministratori trasalirono sul buffo nome che era comparso sul mediawall e che poteva essere benissimo scambiato per un medicinale.
“Percepisco in voi delle forti perplessità…” disse Jacob.
“Ecco si. L’ufficiale Uriya ci ha appena segnalato del problema capitato nella regione Dreniana con i due droni militari che sembrano… Ecco come dire, mi scusi l’imbarazzo… Dicevo... Mi aspettavo che fossero loro l’argomento di questa operazione” ammise balbettando Mardoc.
“Dovrò essere molto franco con voi, la guerra Dreniana in questo momento è di secondaria importanza. Il nostro "problema" si chiama con il nome che vedete qui di lato. Questo è il codice identificativo di un software o meglio una entità cosciente di cui non sappiamo nulla sulla sua effettiva pericolosità, ma sappiamo tutto sulla sua potenziale pericolosità. In questo momento dobbiamo dichiarare il defcon 1 sull’intera terra. Metadrome è la minaccia rivelata più concreta che l’umanità abbia mai incontrato da quando esiste la terra...” una pausa, l’oligarca non aveva ancora finito.

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