Scritto da © ariele57 - Gio, 27/05/2010 - 09:43
noi saremmo miseri,
ma del tempio
ricordiamo
lo tzunami
ergo sum
nessuno imiti
nella coscienza giace
il filo della costanza
capaci nel blatero
alteri di vissuto
infantili controlliamo
un nuovo giocattolo
e le righe che un quattro ruote
lascia nella polvere
euridipendenti
da chi doniamo stracci
vorremmo inchini
e
nel gesto
di pretesa
mostriamo
indifese terga ai vili
e
incassiamo il capo
nell'apparenza.
can camminì
dammi la tua coda
per cancellare le tracce
e sostienimi,
dentro la luce che scolora
voglio ritrovar decoro e grinta
per
non perdermi nel sonno
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