Scritto da © Franco Pucci - Lun, 23/11/2015 - 16:35
Oggi basta uno straccetto di nuvola
-occhieggia come audace minigonna-
che gioca e circuisce un timido sole
ed ecco arrivare il profumo del pane
che avvince e addolcisce il salmastro.
Ho poco tempo per decidere la rotta
quale scia seguire, poi la nave salperà.
Profumo. Profumo di donna -ricordo-
quel ticchettare ritmato sul selciato,
il seno affannoso che insegue il passo.
Le nuvole si diradano e un cereo sole
s’affaccia con il pudore di una vergine
scopertasi attrice di un gioco ardito.
Affretto il passo -ho comprato il pane-
la nave salpa indifferente ai desideri.
Lascio alle spalle questa confusione
questo pot-pourri di profumi -ricordo-
“Venezia, andata e ritorno. Grazie”
Sul ponte guardo sfrontato l’orizzonte
respiro il mare, la scia. Non mi volto.
Il mare -stanotte- è tutt’altro profumo.
-occhieggia come audace minigonna-
che gioca e circuisce un timido sole
ed ecco arrivare il profumo del pane
che avvince e addolcisce il salmastro.
Ho poco tempo per decidere la rotta
quale scia seguire, poi la nave salperà.
Profumo. Profumo di donna -ricordo-
quel ticchettare ritmato sul selciato,
il seno affannoso che insegue il passo.
Le nuvole si diradano e un cereo sole
s’affaccia con il pudore di una vergine
scopertasi attrice di un gioco ardito.
Affretto il passo -ho comprato il pane-
la nave salpa indifferente ai desideri.
Lascio alle spalle questa confusione
questo pot-pourri di profumi -ricordo-
“Venezia, andata e ritorno. Grazie”
Sul ponte guardo sfrontato l’orizzonte
respiro il mare, la scia. Non mi volto.
Il mare -stanotte- è tutt’altro profumo.
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