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Un disegno dal tratto ritratto

Ho sempre considerato la musica come una cosa per stare insieme.
In una sala unico spettatore mi sento a disagio e pure a comporre solo per me, ineffabile ascoltatore.
Io butto sul piatto un brano e magari mi viene da pensare questo...
Questo adesso mi piacerebbe ascoltarlo con Andrea Pazienza.
E giù a materializzarlo senza fisico, l'inimitabile Andrea, e giù a fantasticare sulle situazioni relative al nostro meeting. 
Proprio relative intendo, nel senso immaginate completamente o ricavate in base a chissà quali convergenze unilateralmente, e solamente da me, intuite a distanza.
Molta distanza.
E mi ci perdo.
E la testa del tempo stalla perfettamente soffiata dalla voce di Big Youth in stereo e...
E l'alba mi scivola addosso pigra, ma con tempi perfetti, nel dare luce alla volta.
Credo oggi sto troppo bene.
Lo capisco perché percorro simili situazioni mentali la mattina.
Di solito cominciano verso apoteosi pomeriggio.
Prima c'è troppo da fare.
Qualche volta spuntano anche più tardi.
Fine sera o notte fonda fa lo stesso.
È allora infatti, e cioè quando finalmente ufficialmente autorizzati, che normale si può abbandonare il giorno rassegnati e...
E quel normale mi manda in rassegna.
A me.
Ergo lancerò una campagna e per la confusione fra caporali e virgolette sparsa.
«Abbandona "invece" il giorno direttamente di mattina!».
Niente pensieri seri in quei momenti.
Solo fantasie, musiche e, vecchi e nuovi, sogni da svegli.
Un vaccino formidabile per qualsiasi fatto di giorno.
Che gli uomini fatti di giorno sono pericolosissimi, a volte perfino oltre i fatti di notte.
Che se ne vanno in giro iperattivi, fiutano selvaggi il come guadagnare e dispiegano dappertutto fastidiose ragnatele cerebrali che, fatto sgradevolissimo, mutano i movimenti fluidi facendoli sembrare peggiori degli imposti, ovviamente...
Ovviamente così tuffandoti placido nella rassegnazione pilotata bensì ravvivata, qua e là, da qualche estemporanea vampa incendiaria, che, tra l'altro, m'è recentemente mutata da fottuta a fatua, che...
Che dovrebbero finire immediatamente le storie sul giusto distacco.
Che la meditazione alla fine cade in meditazione.
Che.
Che se... 
SE NON IO, CHIIIIIIIII?
Che.
Che mi fanno contento codeste cerebro circonvallazioni live e mi stimolano positivo assai lo stato d'animo.
Stampano senza discussioni il momento tirando seco delle esplicazioni e delle felicitazioni.
Per me le ultime e per tutti le altre.
Eccomi qui vero tale dovrei essere sempre.
Per me e per tutti.
Eccomi qui qualora vi pare.
Per me e per tutti.
Eccomi qui quando...
Quando posso esprimermi pari so sviarmi concentrico io.
Eccomi qui.
Per me e per tutti.
Per me e per tutti.
Per me e per tutti.
Eccomi qui, stamattina.

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