Scritto da © Anonimo - Sab, 22/05/2010 - 10:54
Sulla quantità del peccato
ci fermammo turbati. Le ore sui datari poco più di noi.
A contarle
dalle grate nei confessionali
avevano più buchi.
Preciso il numero:
ne occorsero più di sei; senza equità
ci pulivamo l'anima dal rossore.
Ne avevamo parlato inginocchiati
col fare degli spioni
agli agenti di Gesù.
Era il vespro una caserma.
La navata colma di santi un po' tesi:
qualcuno finse il sacramento
e saltò la processione.
Eravamo occhi ad amare le gonne
e quelle loro mani
che ci trovavano uomini.
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