Scritto da © Scintilla Elis - Mar, 01/09/2015 - 20:27
Collassa la parola, si sottoscrive ai miei anni
in tutti i miei fogli, negli specchi
antichi ripagati dal nero, e sembra che io dorma
se ad occhi chiusi mi fermo, leggera volta ad arco, davanti alla mia mente di carta.
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Poi ciò che non dico, in fronte ai tuoi occhi fatti di giorni, inizia a vibrare
di gocce di pioggia, di fili d’inchiostro, sulle ombre spartite dal bianco
fino a che, con un gesto a picco della mano, porto via tutto.
.
E di nuovo resto al buio, con lo spazio al silenzio
come si fa con la fantasia di un bambino, senza sapere più
cosa manca e cosa c’è, e quanto resta distante, adesso
la tua faccia, dalla mia.
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