Il canto del cigno (che si credeva un usignolo) | Poesia | Franco Pucci | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

Il canto del cigno (che si credeva un usignolo)

(non avevo il collo sinuoso dell’airone
né la voce gorgheggiante dell’usignolo
ma l’arrogante nitore della mia divisa
scagionava la mistificazione all’anima)
 
Ma cantai.
 
Pinneggiavo la mia bellezza nello stagno
-l’acqua indolente accarezzava gli umori-
nel maleodorante regno di lucci affamati
pigre moltitudini di boccaloni genuflessi.
 
Così nella mia colpevole e totale alterigia
concionavo l’indifferenza di rane e girini
l’acqua marciva mentre i creduloni in fila
-pinne adoranti- seguivano l’astuto luccio.
 
Fu un bel discorso ma l’applauso non sortì
la voce uscì dal becco urticante e sgraziata
il luccio sfacciatamente divorò i boccaloni
con arroganza cantai di me quasi usignolo.
 
Fu l’ultimo canto, il luccio non abboccò.
 
 
 
 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 4088 visitatori collegati.