Scritto da © Francisca2 - Gio, 09/04/2015 - 07:59
Adoro dormire avvolta tra lenzuola di seta blue .
Perché? E' facile intuirlo la seta è magica, regala carezze al corpo e incanta la mente
Soffici, setose come petali di fiori di latte o se vuoi semplicemente soffici piume
di angelo su cui poggiare le membra stanche.
Perché? E' facile intuirlo la seta è magica, regala carezze al corpo e incanta la mente
Soffici, setose come petali di fiori di latte o se vuoi semplicemente soffici piume
di angelo su cui poggiare le membra stanche.
E' mia abitudine prima di prender sonno spruzzare una goccia di essenza naturale al profumo di bois de rose che accarezza pelle e anima, o di gelsomino che risveglia la sensualità, non disturba e aiuta a distenderti fra le braccia di Morfeo.
La notte passata ho eseguito attentamente, come ogni sera, il rituale, ho curato ogni particolare, il blue delle lenzuola si intona perfettamente con il colore della carta da parati e il mio letto diventa un oceano dove è piacevole affondare e lasciarsi cullare.
Ho aperto le sponde del lenzuolo da entrambe le parti e sono rimasta in smaniosa attesa.
Sarebbe meglio prendere una camomilla? Nooo.
Meglio farsi trovare, completamente sveglia quando sarà il momento.
Vivere una dolce attesa è sempre un preludio d'amore.
.
.
.
Notte d'incanto chissà se accadrà di nuovo.
Stretta fra le tue braccia, presa nel sonno con dolcezza e raffinata maestria, indimenticabile amplesso.
Nulla mai di più travolgente, due corpi che si sfiorano e ancheggiano legati per tutta la notte.
Ho sentito la tua bocca avida sfiorarmi il corpo, ho pensato mi volessi denudare anche la mente.
La tua lingua ingorda, mi assaporava, lambiva e mordeva i capezzoli tesi. La pelle madida, infiammata, sprigionava calore, ti cercava, gridava il tuo nome e lo faceva in silenzio. Inutili le parole in quello scambio smisurato.
Brividi caldi percorrevano la mia schiena nuda, le tensioni dentro me si rincorrevano frenetiche tirandomi come un elastico al magico suono di un tamburo.
Sentivo il cuore in delirio, il suo battito vibrava nell'aria pregna di sensualità.
Impalpabile il tuo corpo statuario e il mio accanto al tuo pareva investito da una forza magnetica dalla quale non riuscivo a liberarmi.
No, non volevo liberarmi da quella presa.
Sentivo, palpandoti, le vene stirate pulsavano ritmicamente sotto pelle, al suono sordo di una rumba e mettevano in risalto i tuoi muscoli turgidi. Come in una danza latina i nostri corpi si intersecavano s'allontanavano, tornavano ad unirsi.
La notte passata ho eseguito attentamente, come ogni sera, il rituale, ho curato ogni particolare, il blue delle lenzuola si intona perfettamente con il colore della carta da parati e il mio letto diventa un oceano dove è piacevole affondare e lasciarsi cullare.
Ho aperto le sponde del lenzuolo da entrambe le parti e sono rimasta in smaniosa attesa.
Sarebbe meglio prendere una camomilla? Nooo.
Meglio farsi trovare, completamente sveglia quando sarà il momento.
Vivere una dolce attesa è sempre un preludio d'amore.
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Notte d'incanto chissà se accadrà di nuovo.
Stretta fra le tue braccia, presa nel sonno con dolcezza e raffinata maestria, indimenticabile amplesso.
Nulla mai di più travolgente, due corpi che si sfiorano e ancheggiano legati per tutta la notte.
Ho sentito la tua bocca avida sfiorarmi il corpo, ho pensato mi volessi denudare anche la mente.
La tua lingua ingorda, mi assaporava, lambiva e mordeva i capezzoli tesi. La pelle madida, infiammata, sprigionava calore, ti cercava, gridava il tuo nome e lo faceva in silenzio. Inutili le parole in quello scambio smisurato.
Brividi caldi percorrevano la mia schiena nuda, le tensioni dentro me si rincorrevano frenetiche tirandomi come un elastico al magico suono di un tamburo.
Sentivo il cuore in delirio, il suo battito vibrava nell'aria pregna di sensualità.
Impalpabile il tuo corpo statuario e il mio accanto al tuo pareva investito da una forza magnetica dalla quale non riuscivo a liberarmi.
No, non volevo liberarmi da quella presa.
Sentivo, palpandoti, le vene stirate pulsavano ritmicamente sotto pelle, al suono sordo di una rumba e mettevano in risalto i tuoi muscoli turgidi. Come in una danza latina i nostri corpi si intersecavano s'allontanavano, tornavano ad unirsi.
Percezione afrodisiaca.
Venivo trascinata di continuo sotto le lenzuola vorticosamente, trattenuta dalle tue grandi e soffici mani, il respiro affannoso e poi quieto, non dava pace al petto.
Noi due in Paradiso.
Noi due fuori dal mondo.
Noi due... soli.
Tienimi stretta, non lasciarmi andare,ascolta la mia pelle.
Toglimi l'aria con i tuoi baci, voglio respirare il tuo respiro
Confondi il tuo corpo col mio, fammi cibare del tuo essere, sfiorami l'anima.
Ardore Passione Travolgimi, solo per un attimo, per un taglio d'ala, per un battito di ciglia.
Solitario guerriero cavalchi emozioni di nubi.
La mente amplificava quelle sensazioni fino allo spasmo.
.
.
.
.
.
.
.
.
E spasmo ci fu, quando disumana la radiosveglia sul comodino cominciò a vibrare, istericamente, urlando con tutta la forza dei suoi circuiti: "é ora di alzarti"
Di colpo, non più il suono della rumba, sparito anche il tango argentino,
E il macho latino? E l'uomo statuario?
mi ritrovo, sull'altro lato del letto, abbracciata a me stessa.
Il talamo vuoto.
Io... sola...
un'isola deserta tra lenzuola di seta blue.
CRIBBIO! Non immaginavo potessi amarmi tanto.
Venivo trascinata di continuo sotto le lenzuola vorticosamente, trattenuta dalle tue grandi e soffici mani, il respiro affannoso e poi quieto, non dava pace al petto.
Noi due in Paradiso.
Noi due fuori dal mondo.
Noi due... soli.
Tienimi stretta, non lasciarmi andare,ascolta la mia pelle.
Toglimi l'aria con i tuoi baci, voglio respirare il tuo respiro
Confondi il tuo corpo col mio, fammi cibare del tuo essere, sfiorami l'anima.
Ardore Passione Travolgimi, solo per un attimo, per un taglio d'ala, per un battito di ciglia.
Solitario guerriero cavalchi emozioni di nubi.
La mente amplificava quelle sensazioni fino allo spasmo.
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E spasmo ci fu, quando disumana la radiosveglia sul comodino cominciò a vibrare, istericamente, urlando con tutta la forza dei suoi circuiti: "é ora di alzarti"
Di colpo, non più il suono della rumba, sparito anche il tango argentino,
E il macho latino? E l'uomo statuario?
mi ritrovo, sull'altro lato del letto, abbracciata a me stessa.
Il talamo vuoto.
Io... sola...
un'isola deserta tra lenzuola di seta blue.
CRIBBIO! Non immaginavo potessi amarmi tanto.
CRIBBIO!
Un vero dramma!
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