Scritto da © voceperduta - Sab, 04/04/2015 - 20:13
Non distinguo parole più vere,
da scampoli di frasi lanciate
in un crepaccio.
Canto l'ultimo calore degli
occhi senza colpe, l'essenza
che si sveglia più ripida e
indifesa.
Non scorgo parole più vere,
se alzo quel brandello di
giorni sfigurati.
Canto il cielo sovrapposto
a legioni di memorie,
l'illusione che si cela
tra le luci più nascoste.
(Ad Annarita.)
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