Scritto da © 'O Malament - Dom, 29/03/2015 - 12:49
Se fosse grumo, materia non classificabile
proveniente in contemporanea da un sottosuolo a fuoco
altre facce oltre la luna
fiocchi neri e bianchi, e rossi caduti
se l'impollinazione l'avesse trasmessa la folla incoscio dei petali
zattere deserte filanti per avventura all'intersezione degli oceani
moto su acquitrini, approdate a caso alle coste, se
sui grumi non potessero polsi delle felci
in parte lo comprenderei: gioco di natura, alternanza
di onde, reti
ma quello stame denudato, ingiallitosi
quei pantani decoro di bellezza isolati
quell'oro sulle palpebre all'acido del verde
quel lume di una bocca subito di zolfo
cui dovrei morire nell'amplesso
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