Ciao mamma,
così come allora apro gli occhi e ti saluto.
Caduta per caso a questo Mondo, mi guardo attorno e cerco di capire e di imparare. Non è facile, probabilmente lo sai meglio di me.
E' arrivato il tempo di aprire quella finestra e di sbirciare fuori, per poi spiegare le ali e cominciare il tortuoso ma bellissimo volo della vita.
Così tanti volti, ci sono così tanti volti là fuori pronti ad ingannare, con la loro maschera in mano. Ed io mi spavento, lo sai che mi fan paura le masse. E questo cielo ne è pieno. Così, volo contro corrente, volo sfidando il gelido vento che soffia più che può.
Percorro il tragitto al contrario, mi piace guardare le cose da prospettive originali e diverse. Ma in tal modo, alle volte, mi lanciano del catrame sulle ali. Mi fermo un po' allora, mi fermo a riflettere. Penso, ed è la cosa che più mi piace fare. Non mi sento sola, mi sento solo fragile. Ma mi basta poco, pochissimo per riprendermi e ricominciare. Mi accontento di un sorriso, di una parola di conforto o di un semplice saluto sincero. Però, più di tutto desidero un tuo appoggio, la tua approvazione, per stabilire le coordinate di questo volo intrapreso quasi quattordici anni fa.
Apprezzo di te molte delle tue caratteristiche, ma sopratutto stimo la tua sincerità. Non indossi maschere, ti rimbocchi le maniche ed affronti a mani nude la vita. Ma la tua non è una lotta violenta, ne rumorosa. La tua è una meravigliosa e silenziosa opera d'arte che dipingi ogni giorno di più.
Ed io
sono qua,
con una penna senza inchiostro,
a scrivere le pagine della mia vita.
Ma imparerò, te lo prometto. Imparerò anch'io.
Così come allora, ricordati che vivrò in te per sempre. E' forse questa l'eternità.
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