Scritto da © Pinotota - Mar, 24/02/2015 - 17:28
Improvvisamente cose remote
bimbi che corrono
dopo le ore di scuola
mentre al vespro si piega
l'arco del lungo giorno...
non sono più tornato alla casa d'infanzia
ma nuovi cieli e nuove terre
mi porto nella valigia
che difende i ricordi dalla polvere.
Che fine hanno fatto le buone parole
coltivate con amore
solo tracce sottese di venature e impronte
segni di un uomo
che con pacata tenerezza
ora teme la tua assenza.
Sono io che ritorno
dai luoghi dell'abbandono
e mi rivolgo a te
per non spezzare l'estremo filo
ora che esile e tenue
è la disperata speranza.
Dammi adesso la mano
non per il passo incerto
ma per camminare affiancati
lungo le strade della vita
per cancellare imbarazzanti silenzi
oltrepassando il buio
della ragione ferita.
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