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Neve di mare

neve dal mare.jpg
Talvolta la Natura calza a pennello, molto fa l'imponenza del tramonto
altro invece è la fragilità dell'aurora con il suo oro
e lune che avvolge in coperte azzurre lentamente,
raro è starci dentro e sentire d'essere rappresentati
da tentacoli di piovra che arrivano sull'asfalto ad esprimere rabbia 
così come nasce dentro a un fondo cieco tutta roccia
 
Magari non serve scrivere qualcosa che passi per poesia
magari nemmeno la psicanalisi riuscirebbe a tirare fuori un senso di colpa
da un ristorante perchè poi servirebbe qualcos'altro con le petroliere 
e talvolta l'ancora al largo significa che stanotte una stiva non è stata bene
e l'epatite ha buttato fuori il grasso del fegato 
il granchio scivola sullo scoglio, le sue chele non stringono un'altra chela
in una danza di morte per la femmina
il mare non è stato generoso con la nuova tribù di sopravvissuti all'estate
tira fuori lattine di coca cola con su scritto " amore"
ecco 
dalla loro parte dunque non è facile stare
si scivola sugli scogli si raccoglie alga morta
dove un tempo rigogliva la foresta di posidonia 
e una tranquilla tribù di piccoli gorilla passava il suo tempo
dalla cura dei piccoli ai giochi d'acqua
non è raro trovare pizza a mezzogiorno con tanto di bicchiere offerto
dal padrone di casa
ecco la mia colpa avanzare 
ha forma universale di schiuma opaca che sbatte sui lampioni
invade la strada si lascia fotografare come farebbe la malattia stessa 
se avesse ascolto risolvendola con un sogno 
si ma qual è la colpa che invade le mie notti
tu ne hai? il sogno è una tigre che sbrana le notti 
rimangono segni di lotta notturno sulle lenzuola
sei felice però che tutto sommato 
non annoveri grosse colpe alla tua coscienza,
nessuna che si riesca ad individuare
quella che ti stringeva il collo nemmeno sai cos'è
si può continuare a vivere è sopportabile tutto 
 
c'è la neve, bisogna andare all'Asl perchè si contano i caduti in casa
un maledetto virus ha riempito tutti i letti disponibili
e non c'è tempo di pensare alle proprie colpe 
anche se gridano e si mischiano a quelle bavose
che sbattono sulle panchine sui lampioni 
sulla battigia gli scogli lasciando bolle assurde
e nemmeno il porto è sicuro per le barche a strisce gialle e rosse
solo il cormorano osa affondare il becco nella melma 3D
anche per lui schiuma e sapone di tutte le lattine versate da Trieste a Leuca
di tutto il fosforo dell'adriatico che arriva con un picco qui 
sul lato Nord appena sopra Bari
 
Il gabbiano invece sta fermo appeso al maestrale 
di cui conosce il segreto per non far male 
non si fida del mare ha di scorta l'altopiano oltre la strada
dove trova il dolce sapore di blob 
ci sono molte lische solo un pizzico di detersivo al miele
nessun pericolo
 
II
Si può credere ad uno spirito 
che dalle visceri del mare tiri fuori schiuma, 
proprio come un cane rabbioso?
Ci ho pensato e ho chiamato neve ciò che era davanti a me e danzava 
mischiandosi a quella vera che veniva giù dal cielo
la differenza saltava agli occhi e faceva molto male
la prima infatti portava segni evidenti del Dna che l’aveva prodotta
Fosforo, tossine e chissà quant’altro d’origine umana
tutto restituito al mittente sotto forma di blob giallognolo!
Io l’ho fotografato mentre prorompeva sulla strada e uno strano vento 
lo lacerava portandosi via fiocchi grandi come buste della spesa
 
E dire che oggi la bassa marea faceva emergere scogli su cui posava il gabbiano
mentre tutt’intorno il mare piatto ed il bel sole invitavano 
ad una foto da mettere sul profilo facebook
 
Io pensavo al rigor mortis di un cadavere
in cui i pochi cefali guizzavano come vermi
( A R. e V.)

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