Scritto da © Untel - Gio, 11/12/2014 - 11:33
E non sarà mai possibile definire quella vaghezza …
Soffia la tua piccola bocca nella lancia di un oboe
e mi fai dimenticare che il tempo persiste
che screpola la parete del viso e secca gli occhi.
Cristalli che non serbano più rancore e sognano.
Dietro una cataratta opaca
tutto si staglia in una lanterna magica
persino il sole officia la funzione di ungere la vita
e a sera di benedire le stelle che passeranno.
Ma la sera è un trattato lacunoso fra due conviventi in procinto di lasciarsi:
la luna e la morte.
Ma fin quando suonerai per me
né la luna né la morte sapranno mai dove sono.
Soffia la tua piccola bocca nella lancia di un oboe
e mi fai dimenticare che il tempo persiste
che screpola la parete del viso e secca gli occhi.
Cristalli che non serbano più rancore e sognano.
Dietro una cataratta opaca
tutto si staglia in una lanterna magica
persino il sole officia la funzione di ungere la vita
e a sera di benedire le stelle che passeranno.
Ma la sera è un trattato lacunoso fra due conviventi in procinto di lasciarsi:
la luna e la morte.
Ma fin quando suonerai per me
né la luna né la morte sapranno mai dove sono.
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