Scritto da © Franco Pucci - Sab, 29/11/2014 - 19:24
Ho provato sai -te l’avevo promesso-
ma il buio che sopraggiunse inatteso
rese orba l’anima, ghiacciato il cuore
svuotò la mente di lune, albe e stelle.
Finisce qui questo libro di pochi versi
sofferti e poche rime, spesso lacerate.
[Ora che nocche illividite son serrate
celando l’incipit della storia che sarà
saprò scordare i versi immalinconiti
quando scriverò col sorriso dell’età?]
Mille non più mille note d’uno spartito
-era un refrain tra noi una scommessa-
mille poesie per chiudere un lustro poi
millanta parole per scrivere una storia.
Come un maratoneta bolso, senza fiato
a pochi versi dalla meta mi son fermato.
In attesa che le nocche liberino l’incipit.
ma il buio che sopraggiunse inatteso
rese orba l’anima, ghiacciato il cuore
svuotò la mente di lune, albe e stelle.
Finisce qui questo libro di pochi versi
sofferti e poche rime, spesso lacerate.
[Ora che nocche illividite son serrate
celando l’incipit della storia che sarà
saprò scordare i versi immalinconiti
quando scriverò col sorriso dell’età?]
Mille non più mille note d’uno spartito
-era un refrain tra noi una scommessa-
mille poesie per chiudere un lustro poi
millanta parole per scrivere una storia.
Come un maratoneta bolso, senza fiato
a pochi versi dalla meta mi son fermato.
In attesa che le nocche liberino l’incipit.
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