Osservando un orsetto
ossessionato da un osso di ocelot
mi occultai in un obsoleto ostello
di Ostenda ornato da orripilanti
orpelli ornitologici e occupato
inoltre da omofobi operai di Odessa
ostentatamente oberati ormai
da obblighi occasionali.
Opportunamente organizzato mi
occupai poi di un odontoiatra di
Orvieto e di un optometrista di
Ovada optando ,all'occorrenza,
per un occlusione in ossidiana e
per un occhio in opale opalescente.
Fui cosi' onorato di offrire ordinatamente
olivastri oggetti olmechi nonche' orrendi
ostensori ottentotti ottenuti
occasionalmente da omertosi olivicoltori
di Oviedo oppressi da omeopatiche
ossessioni ormonali.
Non osando ordunque osannare
inopportuni ossimori orientali
ottenni,oltremodo,ortodosse
oleografie dell'Ogliastra in ottimo
stato,organicamente organizzate
in opuscoli da ondivaghi ovicoltori
di Orgosolo in orbace osteggiati pero'
da osteoporosici ombdusman di Oslo!
Ovviamente evitai un overdose di oppio
e,osservando l'ora,ordinai un'orzata
da un oste di Ostia affetto da orripilanti
orzaioli.Infine occasionalmente mi
occupai,durante il mio onomastico,
di un'operaia di un opificio di Ovada
obesa come un otre di Otranto e,
ottemperato all'onere mi abbandonai
oziosamente in un ostello ospitato
da un ostinato orologiaio originario di
Oporto dedito ,oltretutto all'orticoltura.
Ohibo'!!
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