Scritto da © Ezio Falcomer - Dom, 17/08/2014 - 16:21
Opaco stomaco nell’invalido silenzio,
tracima la nausea di sordi echi
come di ronzante frigorifero;
e cani che lamentano in cortile.
E’ luce ma di un giorno lontano.
Questa pelle è una cripta
di cadaveri travolti
dalle orde di steppa;
un urlo di ghiaccio e di porfido.
Non è parola,
è solo esperienza…
come di ronzante frigorifero;
e cani che lamentano in cortile.
E’ luce ma di un giorno lontano.
Questa pelle è una cripta
di cadaveri travolti
dalle orde di steppa;
un urlo di ghiaccio e di porfido.
Non è parola,
è solo esperienza…
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