Scritto da © Winston - Ven, 08/08/2014 - 19:17
U fistinu - Capitolo II - secondo episodio
I°
Diario di bordo
Ravenna, Goletta Verde, ore 5,15 del 7.8.2014.
Siamo ancorati al largo di Ravenna nella stessa posizione scritta sul diario alle 23,30 di ieri sera. Il Comandante, in questo preciso momento, ha dato allo skipper l'ordine di abbrivare la nave e dirigersi sul porto. Presunta ora di arrivo: 7,15.
Ci traferiremo al centro della città con il gommone e, una volta a terra, con due auto appositamente noleggiate dal Comandante, raggiungeremo il luogo. Ora di arrivo presunta: 8,15.
Inquinamento e subsidenza i temi da trattare nella Conferenza. Il Comandante mi si è caldamente raccomandato di non scordarmi gli stivali verdi in gomma per il signor Sindaco, né il bigliettino di auguri nel quale gli si consiglia di usarli quando e se dovesse visitare Lido di Dante.
Chiuso il 7.8.2014, alle ore 5.21,32.
P.s. Dove si troverà quel coleus di mio fratello Gabriele? Ancora a Mosul?
II°
Caro papà, ti scrivo. Per e-mail s'intende, così un giorno anche tu potrai convincerti dell'utilità di un pc. Sò che ti hanno persuaso a metterti al collo uno di quegli aggeggi con un pulsante rosso che manda segnali d'allarme basta spingerlo. Lo hai preferito ad un cellulare in quanto simultaneo e va bene, non insisto. Vorrà dire che per comunicare escludendo la carta azzurrina, che dici sia ormai nociva per il tuo e mio mondo, ne comprerò uno anch'io.
Mi basta che tu stia bene che sto bene anch'io.
Non starò a dirti dove sono perché, come diceva la morosa di quel tale che ti stava antipatico in quanto tutte se lo sarebbero fatto, “domani è un altro giorno” e nel frattempo potrei essermi spostato, né come sto oggi, perché già domani potrei stare speriamo meglio.
A proposito di fare, avrei molte cose sulle quali passare del tempo con te, ma quel che avrei da dire, in fondo, già ce lo siamo detto.
Solo, era per lasciare trascorrere ancora qualche minuto..
Tienimi presente
Winston.
III°
Lettera a Winmestesso
La casa qui
tirata su da dolci
mele a terra in volte malate
babele nella renariadesolata
d'altro buca un cielo sfatto
di colonnati d'astro
Glabri figuranti, cumuli
all'enumerazione. Non so,
non so più cosa dirti sul sia vero
che l'aria senta profumo di sesso
e neghi. Che l'unmanned
mediante le lingue nell'abitazione voli.
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