Scritto da © sid liscious - Gio, 31/07/2014 - 19:34
Sai qualcuno...
Qualcuno, una volta diventato imperatore della luna, spera ancora nella gloria dell'ovest.
Ha per totem una pulce di fuoco ed il cervello che semina desiderio sul campo velocemente percorso pretendendo lo sconto.
Che delusione peraltro.
Cose per il reverendo dei fiori appassiti.
Pensieri di gasolio.
Tutti infatti sono empi d'onore al neon.
Io invece vado per la mia finestra.
Ora che gli uccelli hanno raggiunto folle stabilità sulla frontiera io...
Io vado per la mia finestra.
Ironia e connessione.
Un giardino la repubblica.
Acqua promessa mantenuta ed occhi fucili il risultato, ma...
Ma il leone nel frattempo ha avuto un fulmine al fegato, lo spaventapasseri s'augura buonanotte e sogni d'orzo ed il mio amore s'è farcita la vagina di lamponi prima dell'ultimo rapporto.
Inutile negarlo quindi, c'è stato uno shock nel mio villaggio e da allora le stigmate sono trapassate dal martire all'eroe.
Yoga sulle spine.
Cento dodici reset.
Immaturità.
Temo ultimamente il polline ingravidi per chimere insonni.
Non capisco più s'è di sopra o di sotto chi m'ha creato.
Forse ho fatto in modo mi s'aprisse troppo il chakra delle nuvole e così una punta di pianoforte mi tortura l'alluce.
Ed un senza paradiso per tetto pertanto sono diventato.
Ballo lo swing dell'auto cannibale e mangio tapas boreali.
Orbito intorno al natale insomma e...
E mi viene da chiudere il balcone, da rifugiarmi dentro i miei vecchi jeans e da guardare nuovamente quel mitico film che tanto lubrificò la mia infanzia.
E dunque presumo...
Presumo non mi rimanga che accelerare e togliere ulteriore gravità al mio pop.
No no non sono egoista.
Non mollo questo mondo, anzi giusto il contrario.
Credetemi fa bene a tutti ogni tanto uno che, a modo suo, risale ingobbito l'arcobaleno durante il rodeo delle croci allo zafferano.
Difficile giustificare alla selvaggina piace la carne di tigre.
Difficilissimo.
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