Scritto da © erremmeccì - Ven, 11/07/2014 - 14:05
Nebbie sfibrate fra le cime dei pioppi
mattinate del nord
-lampo di memoria-
taceva per un poco
(oh, lo straniamento di quelle estati)
il canto della risacca
il richiamo dei venditori d’angurie
s’arrovellava
il mio cuore duplice
di silenzi
e di amori impossibili,
firmamenti precipiti beveva
sulle colline abbracciate alla notte
chissà se ancora, lì,
suonano l’arpa i grilli
fra le siepi e il Gran Carro
ancora
ancora...
Nebbie sfibrate fra le cime dei pioppi
mattinate del nord
-lampo di memoria-
taceva per un poco
(oh, lo straniamento di quelle estati)
il canto della risacca
il richiamo dei venditori d’angurie
s’arrovellava
il mio cuore duplice
di silenzi
e di amori impossibili,
firmamenti precipiti beveva
sulle colline abbracciate alla notte
chissà se ancora, lì,
suonano l’arpa i grilli
fra le siepi e il Gran Carro
ancora
ancora...
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