Scritto da © erremmeccì - Ven, 27/06/2014 - 11:37
Se un’ immagine di lui si presenterà alla memoria- quando il momento verrà, dell’addio - non sarà quella dell’ uomo incupito dallo scorrere del tempo, dalle avversità dell’esistenza e neanche quella sorridente, serena dei suoi anni migliori.
Davanti- ne sono certa- mi comparirà uno sguardo adolescente (brunita la cornice della grande foto, proprio all’ingresso della vecchia casa di campagna della nonna): il ritratto del partigiano diciassettenne che fu mio padre.
Il volto affilato, il collo fragile, la camicia aperta sul petto, la scritta “Volontari della libertà” ...
Da una lontananza infinita mi parla ancora quel sorriso acerbo, quasi stupefatto, di ragazzo: chiude il cerchio del nostro reciproco conoscerci. Del nostro esserci meravigliosamente incontrati.
Da qualche parte, lo so, c’è ancora quella vecchia foto ...
Davanti- ne sono certa- mi comparirà uno sguardo adolescente (brunita la cornice della grande foto, proprio all’ingresso della vecchia casa di campagna della nonna): il ritratto del partigiano diciassettenne che fu mio padre.
Il volto affilato, il collo fragile, la camicia aperta sul petto, la scritta “Volontari della libertà” ...
Da una lontananza infinita mi parla ancora quel sorriso acerbo, quasi stupefatto, di ragazzo: chiude il cerchio del nostro reciproco conoscerci. Del nostro esserci meravigliosamente incontrati.
Da qualche parte, lo so, c’è ancora quella vecchia foto ...
* rielaborazione in prosa di una poesia pubblicata su RV
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