Scritto da © Bruno Amore - Gio, 26/06/2014 - 10:45
Ti son passato sopra nel tempo
a casa tua ho preso tesori
in cambio di quisquilie colorate
insegnandoti il modo di servirmi.
Supponendo non sapessi credere
né come vivere adeguatamente
t'ho accecato con il mio sapere
delle mie bellezze luccicanti.
E ti ho attirato qui sin da lontano
sui lisci gradini della casa mia
sul sagrato della mia basilica
che si leva sul mio orgoglio
e sulla fatica anche di chi
ignaro del perché ci perse la vita.
Stendi verso me quei palmi avorio
di mani lunghe dal dorso nero
questui lontano da improbabili ritorni
mi fissi con occhi liquidi e tristi
forse non sai di inquietarmi i giorni.
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