Scritto da © Franco Pucci - Mar, 17/06/2014 - 12:54
Avevo coltivato deliziose cattiverie da dire
la neve di Crono m’ha congelato la lingua.
Avevo giustificato le rivalse da impugnare
l’ira di Nemesi m’ha sfilato l’elsa di mano.
*****
Capiterà ancora che io incontri quel veleno
che avevo conservato nel barattolo di vetro.
L’avevo ficcato in alto, lassù sopra la madia
nella cucina, dove la nonna non ci arrivava.
Era veleno giovane fatto di piccole cattiverie
-piccole vendette disegnate sotto le coperte-
rabbia inespressa aspra di fragole immature
puerilmente celata nel cantuccio dei ricordi.
*****
Troverò quel vetro, ho preparato il bicchiere
affogherà in me quell’angolo della memoria.
Quando la riva sarà uno sgorbio nero sul blu
il rosso della pira emozionerà il sole calante.
Non temere, quel veleno è ancora giovane…
la neve di Crono m’ha congelato la lingua.
Avevo giustificato le rivalse da impugnare
l’ira di Nemesi m’ha sfilato l’elsa di mano.
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Capiterà ancora che io incontri quel veleno
che avevo conservato nel barattolo di vetro.
L’avevo ficcato in alto, lassù sopra la madia
nella cucina, dove la nonna non ci arrivava.
Era veleno giovane fatto di piccole cattiverie
-piccole vendette disegnate sotto le coperte-
rabbia inespressa aspra di fragole immature
puerilmente celata nel cantuccio dei ricordi.
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Troverò quel vetro, ho preparato il bicchiere
affogherà in me quell’angolo della memoria.
Quando la riva sarà uno sgorbio nero sul blu
il rosso della pira emozionerà il sole calante.
Non temere, quel veleno è ancora giovane…
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