Scritto da © gatto - Mar, 10/06/2014 - 11:09
Tra treni e navi trauditi
in lontananze che sanno di rari
luoghi, la prosecuzione delle ferie
in quell'estivo sangue nell'ossigeno
rapito dal verde cittadino
scende all'anima, casa di luce
rigenerarti vorresti, ascoltare
dell'infanzia le voci, rinominare
le cose con vocaboli altri,
esiliarti tra i monaci in sogno
e ritornare tra le vie corrose dalle
ombre umane. Vedi terrazze altissime
e i panorami del cielo della
villeggiatura divenire strumenti
della gioia in musiche di vento,
vetrate di luce a illuminare
un tempo che non passi.
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