Scritto da © voceperduta - Lun, 09/06/2014 - 14:32
Scendono i bagliori retrattili
degli specchietti urticati dal sole;
nella frenesia dei pacchi a perdere
l'intimità di un solletico buono.
*
Con la fionda dei nostri smalti, tiriamo via
le cifrette alle poste, ed il pass stropicciato
per cancellate d'avorio e di creta.
*
La mia è la prossima fermata.
Sale un domestico con gli arazzi hindù,
e una bambina vestita di prospettive già
note. Sarai la futura sposa.
Ed il taglio di capelli non seguirà la moda
dei ribelli.
*
Girano in cerchio i bastoni ambidestri,
godono appieno la pausa, nel prestigio di un
meriggio rovente.
La casa di cura non tollera le risate in
eccedenza.
Mezzogiorno è di nuovo passato; costretti
al calore dei letti, mentre il silenzio si fa
terapia per non udenti.
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