Scritto da © taglioavvenuto - Lun, 19/04/2010 - 17:58
Coccodé, m’è uscito, ora lo doro un po’
ci aggiungo il blu, lo spaccio
coccodé coccodé l’ho riempito di parole ma come sono bravo oh
genuflessione
che cossa me ne ‘mporta a mme signore, la parola?
Eh: è n’gioco.
Spilucco qua spilucco là, se non c’è l’invento che fa fino, genio
Fa, La, Mi, Do.
E intanto
penzo al premio Strega, o al Campiello i dì di maggio, sventagliate svegliandovi bambine
penzo, e ripenzo, alle Eminenze loro
a cosa scriveranno d’epitaffio:-
Io, ed esse, passammo a miglior vita
Dimenticando la tragedia greca
mia, e affini
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