Scritto da © Bruno Amore - Lun, 12/05/2014 - 14:42
C'era una volta...il legno
che dai boschi sul monte
per le mani callose dell'uomo
finiva in letti, tavoli, credenze
che il tempo li faceva di famiglia
e alcuni pezzi poi, andavan via
con chi sposava, fosse figlio o figlia.
Dopo è stato tempo di moderno
lustro squadrato senza nodi e venature
e quelli son finiti giù in cantina
nella polvere, le muffe e spesso tarli
o ripostiglio di cose vecchie
oggetti da metter lì senza spostarli.
Ma c'è qualcosa di nuovo nell'aria
anzi d'antico. È rumor di bottega, pialle, scalpelli
profumi d'olii, essenze e trementina
vengon dall'antro d'un mago innamorato (*)
di cose che abbiano un passato.
C'entra una credenza sporca miserina
lui ci mette l'arte che ha
e quella rinasce, pare una regina.
Dedicata a (*) Emilio Maniero, artigiano del ferro e del legno, di memoria antica.
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