Scritto da © Nievdinessuno - Sab, 03/05/2014 - 18:24
Per memoria,
posaceneri del fato
fanno alle pupille
avorio più puro di una croce
all'altezza di un ginocchio
piegato fino alle ossa,
come goccia di rugiada
dentro una clessidra
spacciata dal vento
per inerzia di una ragione
la quale
ogni religione è divisa
in egual modo alla pelle.
La mente punge,
diviene contenitore astrale
di una somiglianza al vero
capace di flettere bellezza.
Quasi come qui, fossi la misura
di una scarpa di bambina
che corre al di là
le metriche dell'infinito.
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