Scritto da © maria teresa morry - Ven, 25/04/2014 - 08:32
25 APRILE 1945 A VENEZIA
“Sono giorni pieni di sole quei giorni dell’aprile 1945. In tutto il nord Italia divampa l’insurrezione nazionale proclamata dal CNL. Scendono dalle montagna le brigate partigiane, le armate tedesche si ritirano verso le Alpi; a Venezia città, specie intorno al porto, a Mestre, a Mirano, Mira, Dolo, San Donà di Piave, Portogruaro, ovunque si combatte. Ancora cadono patrioti e partigiani: Venezia è già liberata quando arrivano a Piazzale Roma le prime pattuglie alleate; jeep, autoblindo: inglesi, americani, australiani.. Applausi, commozione, abbracci… i Veneziani festeggiano la fine della lunga occupazione nazista, del feroce fascismo repubblichino, della guerra, della rovina e della sofferenza. Una luce ride negli occhi di tutti. Il cuore è gonfio di orgoglio e di speranza”
Dal capitolo “La guerra di Piero” di Gianmario Vianello detto Piero, partigiano veneziano (1923-2008), attivo nella insurrezione del carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia da parte dei detenuti politici contro i nazifascisti.
Dal capitolo “La guerra di Piero” di Gianmario Vianello detto Piero, partigiano veneziano (1923-2008), attivo nella insurrezione del carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia da parte dei detenuti politici contro i nazifascisti.
Questo giorno mi è personalmente caro: veniva liberato dal CNL dopo due mesi di carcere duro e sevizie, mio padre, il partigiano “Andrea” di anni 20, operaio e responsabile della diffusione della stampa clandestina antifascista all'interno delle fabbriche di Marghera, condannato a morte dalle Brigate Nere.
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