Scritto da © Bruno Amore - Gio, 17/04/2014 - 11:37
Grida come belati, si levano
dalle macerie fumanti
quasi da un surreale mattatoio
da alieni agnelli, in massa assassinati.
Suoni che porta il vento
da un altrove ch'era un dì lontano
hanno nomi esotici evocativi
si raggiungono, in un battibaleno
in aeroplano.
Bagdad, Gaza, Damasco, Kabul, Kiev
ed altri luoghi ancora più lontano
su altri continenti, altri teatri
dove soliti beccai ingordi, prepotenti
affondano lame sporche nelle genti.
E sarà Pasqua, nonostante tutto
in composte schiere ognun si recherà
a render grazia a Colui che Grande sempre
non sa rispondere delle barbarie umane.
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